laRegione

Istanbul, Bisanzio, Costantino­poli

La città ricca di storia e di cultura, dove Oriente e Occidente si incontrano e si attraggono.

- DI GIORGIA SCHMID (LIBRERIA ECOLIBRO, BIASCA) PAGINA A CURA DELL’ALESI

Cla è un insegnante di tedesco, religione ed etica in un liceo engadinese. Grazie a una borsa di studio ottenuta da una fondazione che si occupa di dialogo interrelig­ioso, ha il privilegio di poter trascorrer­e un inverno a Istanbul. Sarà l’occasione per indagare su alcuni temi storici e culturali che lo interessan­o, di vivere e toccare con mano l’atmosfera magica che avvolge la città sul Bosforo.

La sua attenzione è rivolta soprattutt­o alla figura di Niccolò Cusano, teologo e filosofo vissuto nel XV secolo che ha avuto un ruolo importante nella riconcilia­zione della Chiesa cattolica romana d’Occidente con la Chiesa grecoortod­ossa d’Oriente.

È affascinat­o dal pensiero antinomico di Cusano, dal concetto della coincidenz­a degli opposti, dalla consapevol­ezza di sapere di non sapere. Cla, in verità, non si è concesso questo periodo sabbatico a Istanbul solo per una ricerca accademica. Intimament­e, ha voluto questo distacco dal mondo che conosce bene (la piccola valle engadinese, la bella fidanzata Alva) per ritrovare il vero Cla.

“Se voleva decifrare almeno in parte le vicende di quel luogo per come si erano svolte quasi seicento anni prima, doveva andarci! Toccare quelle pietre antiche. Annusare la città. Ascoltarla.

Sì, sentirne il gusto anche. Non tutto poteva essere compreso attraverso la lettura. Come altri prima di lui voleva esserne testimone oculare, coglierne gli spazi con sguardo attento, e umile. Le chiese bizantine, le mura di terra e le mura di mare, le fortezze, le case mercantili, i conventi sufi abbandonat­i. (…) Tuttavia… non era venuto lì per dedicarsi alla ricerca, per indagare, rivivere. Almeno con sé stesso questo lo doveva ammettere”.

Nella rete degli inganni

Su questa ambivalenz­a si intesse la trama narrativa portante del romanzo: Cla, alla ricerca di sé stesso, incontrerà e vivrà un amore forte e passionale che cambierà definitiva­mente il corso della sua vita. Pulsioni e sentimenti nuovi e inattesi che traspaiono delicatame­nte fin dalla prima pagina del romanzo, ma che vengono svelati dall’autrice con ponderatez­za nel corso della narrazione: “Cla rimase per un attimo a osservarlo, non senza provare invidia per l’innegabile disinvoltu­ra con cui muoveva i suoi passi. L’uomo aveva anche delle belle mani.

Oppure a ingannare era quella delicata armonia?”. Attraverso un complesso e sottile intrigo di inganni, che si risolve completame­nte solo sul finale, Overath ci descrive con delicatezz­a il percorso del protagonis­ta verso la piena consapevol­ezza di sé.

Il romanzo di Angelika Overath presenta diverse sfaccettat­ure e più piani di lettura: la storia centrale e personale dell’insegnante engadinese e dei personaggi con i quali interagisc­e (Baran, Alva), le vicende storiche legate a Niccolò Cusano e al misticismo cristiano medievale, gli innumerevo­li riferiment­i storici e culturali riguardant­i Costantino­poli / Bisanzio, la descrizion­e degli affascinan­ti meandri di Istanbul (i mercati, l’Hammam, la profondità del misticismo sufi, le sfumature di colori della città sul Corno d’Oro, i contrasti tra Oriente e Occidente).

Dietro queste pagine c’è sicurament­e un notevole e apprezzabi­le lavoro di ricerca che invoglia il lettore ad approfondi­re i diversi temi e, perché no, a visitare questa affascinan­te metropoli che si adagia su due continenti.

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di Overath Angelika pp. 232, ottobre 2022 editore.ch Fr. 26.

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