Quarantaquattro gatti
Johannesburg – Charlize Theron si è attirata la critica di un piccolo partito di destra sudafricano e di utenti di Twitter per aver ironizzato sull’afrikaans, la lingua dei discendenti dei coloni olandesi del Sudafrica: “Ci sono ancora circa 44 persone che lo parlano, è sicuramente una lingua morente. Non è una lingua molto utile”, ha detto ridendo l’ex modella e ora attrice e produttrice cinematografica sudafricana naturalizzata statunitense ospite lunedì scorso del podcast ‘SmartLess’, condotto da attori di Hollywood.
Anche se risiede negli Usa, la 47enne afrikaaner è nata a Benoni, vicino a Johannesburg e ha ricordato che non sapeva parlare bene inglese prima di arrivare negli Stati Uniti all’età di 19 anni. “Charlize Theron sarà pure un’attrice eccezionale, ma è male informata sulla sua lingua madre”, ha dichiarato il partito afrikaaner Freedom Front Plus in una dichiarazione diffusa fornendo statistiche dettagliate. Il Sudafrica, con una popolazione di quasi 60 milioni di abitanti, ha undici lingue ufficiali e l’afrikaans è la terza lingua più parlata (12,2%) dopo lo zulu (25,6%) e lo xhosa (14,8%). “L’uso dell’afrikaans nel complesso è aumentato”, ha sostenuto qualcuno su Twitter. “Sei irrispettosa nei confronti delle persone di lingua afrikaans e della tua famiglia”, ha postato un altro.
Trent’anni dopo la fine dell’apartheid, la questione della lingua è ancora delicata in Sudafrica e suscita spesso polemiche, in particolare nel campo dell’istruzione. Nel 2020, la controversa decisione di una delle più grandi università del Paese, l’Università del Sudafrica (Unisa), di abolire la lingua dei discendenti dei coloni olandesi fu poi annullata da tribunali.