La gazza ‘ladra’
Facile da distinguere per la sua lunga coda e il piumaggio bianco e nero, è un animale che dispone di una notevole intelligenza ed è dotato di un innato istinto esplorativo...
Chiamata anche gazza ladra ( Pica pica), è un uccello è diffuso in Europa, in Asia, nell’America settentrionale e nell’Africa nord-occidentale. Predilige vivere nelle pianure ampie ed aperte, con alti alberi per la nidificazione, ma anche in colline a dolce pendio, con boschi e campi coltivati. Può vivere vicino ai centri abitati, se non è molto disturbata, ed è possibile trovarla anche in montagna. È un uccello della famiglia dei corvidi che si riconosce sia per la colorazione del piumaggio bianco e nero che per l’inconfondibile richiamo rapido e gracchiante “ciak-ciakciak”. Il capo e il becco sono scuri, ma verso il dorso iniziano a evidenziarsi riflessi metallici blu e verdi, che si fanno via via più intensi sulle ali e sulla coda. Il petto è bianco, le zampe e il becco sono neri. La coda è molto lunga, addirittura più del corpo, mentre le ali sono piuttosto brevi e di forma arrotondata. Le zampe sono abbastanza slanciate.
Prendi nascondi
Presenta un volo diritto e lento, infatti alterna veloci battiti d’ala ad alcune lunghe planate. Cerca il cibo prevalentemente a terra, dove è possibile vederla camminare e saltellare, a volte con la coda sollevata. È un uccello particolarmente grande e può raggiungere i 50 cm di lunghezza per un peso di circa 250 grammi. Non presenta dimorfismo sessuale, ovvero i sessi non si distinguono esteriormente. L’abitudine di nascondere il cibo avanzato e oggetti colorati o luccicanti è una sua particolarità. Con questo comportamento contribuisce anche all’inseminazione di varie specie di piante. A eccezione del periodo di cova e di svezzamento della prole, in cui gli individui vivono in coppia, negli altri periodi le gazze vivono in gruppi di dimensioni variabili costituiti anche da alcune decine di individui. Quindi la gazza può essere considerata una specie sia solitaria che gregaria.
Specchio delle mie brame…
Nidifica in primavera nei rami alti degli alberi con un nido ben visibile e voluminoso che ha la caratteristica di avere spesso un tetto a copertura. In generale è una costruzione sferica costituita da stecchi e rametti secchi, rinforzata all’interno con terra e fango e foderata con peli, piume, erbe e radichette. Tutto il nido può avere un peso di 3,2 kg e un diametro di circa 30 cm. Capita a volte che la coppia costruisca più di un nido e quelli non occupati vengano usati da altre specie.
I ramoscelli che circondano il nido hanno lo scopo di ancorare la struttura ai rami dell’albero e sono posati in stretta collaborazione tra il maschio e la femmina; uno degli individui, infatti, tiene in posizione il ramoscello da sistemare e l’altro provvede a intrecciarlo con gli altri ramoscelli del nido e con i rami dell’albero. La gazza è un volatile particolarmente intelligente, in grado persino di riconoscersi allo specchio.
L’alimentazione
Sono animali onnivori che si nutrono di ragni e insetti, ma anche di uova e nidiacei di altri uccelli, lucertole e altri piccoli rettili, carogne, molluschi e lombrichi. Sovente raccoglie anche frutta e semi. È considerata una specie opportunista perché in grado di modificare le proprie abitudini alimentari in base alla disponibilità locale e alla stagione. Non a caso in primavera e in estate predilige i piccoli invertebrati, in autunno piccoli vertebrati e in inverno vegetali vari. Ma se gli insetti sono disponibili tutto l’anno, rappresentano il principale alimento. Inoltre, è risaputo che, come gli altri corvidi, crea delle scorte di cibo che consuma poi nell’arco di un paio di settimane.
La riproduzione
La gazza depone, una sola volta all’anno, da 4 a 8 uova bianche, azzurre o verdastre, punteggiate di bruno, che vengono covate per circa 18 giorni. Entrambi i genitori nutrono i piccoli, difendono il territorio e in generale si occupano della prole. Dopo poco meno di un mese dalla schiusa, i piccoli sono in grado di volare. Maschio e femmina sono fedeli l’uno all’altra (specie monogama), sebbene alcuni maschi conducano una vita piuttosto promiscua. Dal centro del proprio territorio ogni individuo emette degli strilli acuti così da comunicare ad eventuali partner o rivali la propria presenza e forza. La gazza può vivere fino a 25 anni di età.
Alcune curiosità
Come mai è comunemente chiamata gazza ladra? In realtà la fama che porta questo volatile è del tutto ingiustificata. Le gazze sono attratte dagli oggetti luccicanti, cosa che hanno in comune con molti uccelli rapaci, ma questo termine ha preso piede grazie alla famosa opera lirica La gazza ladra di Gioachino Rossini, dove una giovane servetta è accusata ingiustamente del furto di una posata d’argento ed è salvata perché si scopre che la ladra era una gazza! Nella mitologia germanica, questo uccello era considerato il messaggero degli dèi, ma anche l’animale della dea degli Inferi, Hel. Per questo motivo era visto come l’uccello tenebroso delle streghe, che ne prendevano le sembianze o lo cavalcavano.