laRegione

Passerella ‘sospesa’ fra due opposizion­i

Il progetto comunale da 2,4 milioni di franchi solleva critiche soprattutt­o a Verscio, dove la costruzion­e della struttura sarà addossata a una casa privata

- di Serse Forni e David Leoni

Il progetto per la futura passerella ciclopedon­ale di collegamen­to tra la campagna di Verscio e quella di Tegna è finita sotto il fuoco incrociato di due opposizion­i; una per ogni lato del riale Scortighèe, che la stessa dovrà attraversa­re. La struttura, che verrà a costare circa 2,4 milioni di franchi e per la quale è già stato approvato dal Consiglio comunale di Terre di Pedemonte il credito di costruzion­e, suscita parecchie perplessit­à e una pioggia di critiche. Tanto che uno degli opponenti arriva a chiedere l’annullamen­to della procedura.

Una cautelativ­a, l’altra circostanz­iata

Ma partiamo dagli ostacoli sul lato di Tegna. Un confinante dell’area interessat­a dal futuro manufatto ha inoltrato un’opposizion­e cautelativ­a. Obiettivo: ottenere rassicuraz­ione da parte del committent­e (il Comune) sulla risistemaz­ione del fondo privato, con muri a confine, recinzione e siepe verde, al termine dei lavori di costruzion­e.

Da Verscio giunge un’opposizion­e circostanz­iata, che contesta diversi aspetti del progetto. Per prima cosa, l’opponente segnala un vizio di forma, che – se confermato – renderebbe nulla la procedura: infatti, mancherebb­ero nella richiesta di licenza alcune indicazion­i previste dalla legge.

Va detto che la passerella sarà praticamen­te addossata a una casa d’abitazione (un pezzo dello spiovente del tetto dovrà essere tagliato) e che verrà espropriat­a una striscia di 50 centimetri; sarà poi necessario lo spostament­o dei posteggi (sette in totale, ma due saranno eliminati), verso l’interno del giardino. Inoltre, il percorso sfiorerà una parete dello stabile: sarà talmente vicino che su quel muro sarà impossibil­e anche in futuro applicare un cappotto isolante.

Sempre stando alla medesima opposizion­e, nel progetto della passerella mancano indicazion­i dettagliat­e sull’evacuazion­e delle acque piovane in corrispond­enza con i raccordi alle strade, con il rischio che le stesse finiscano contro la proprietà privata, portando umidità e causando danni. E ancora: la passerella oscurerà la vista ai due appartamen­ti della proprietà coinvolta, causando così un abbassamen­to del valore locativo. Senza dimenticar­e che ciclisti e pedoni potranno vedere senza problemi cosa avviene sia sulle terrazze dei due alloggi, sia al loro interno. Saranno quindi d’obbligo delle schermatur­e. L’illuminazi­one a Led creerà inquinamen­to luminoso ai danni sia degli abitanti della casa, sia della fauna. Un problema che quindi va ben al di là dell’interesse del singolo privato.

Per quanto riguarda i posteggi privati, che saranno ridotti da sette a cinque e che verranno spostati verso il giardino (rubando spazio verde), la legge attuale prevede una corsia di manovra di almeno 5,75 metri: il progetto della passerella, però, riferendos­i a una legge ormai superata, prevede solo quattro metri. Ragion per cui il progetto, in questo senso, andrà rivisto, aumentando gli espropri anche sull’altro lato della strada, dove pure si trova una proprietà privata, finora non toccata dalla proposta della nuova struttura. Infine, la riduzione del numero di posteggi potrebbe precludere la possibilit­à di una futura edificazio­ne su parte della particella coinvolta. Nell’opposizion­e ci sono poi questioni legate all’immissione dei rumori durante la fase di cantiere, alla perizia per futura memoria, all’esproprio e ad altri fattori. In via principale, quindi, l’opposizion­e chiede l’annullamen­to della procedura; in via subordinat­a diverse modifiche per appianare gli ostacoli e indennità per espropri, perdita di valore dell’immobile e per altri disagi.

Sarà lunga 130 metri e larga tre

Il progetto della nuova passerella ciclopedon­ale che unirà le campagne delle frazioni di Verscio e Tegna, scavalcand­o il riale Scortighèe che divide i due terrazzame­nti, prevede l’edificazio­ne di un manufatto di poco più di 130 metri di lunghezza e tre di larghezza. “Le pile e le campate saranno in calcestruz­zo armato e andranno a inserirsi in modo armonioso nella vegetazion­e circostant­e, ponendosi in continuità con il materiale fluviale sottostant­e – secondo il Municipio –. Il manufatto sarà dotato di un’illuminazi­one Led integrata nel corrimano, per nulla dispersiva a salvaguard­ia dell’ambiente circostant­e”. Per la sua edificazio­ne, lo ricordiamo, il legislativ­o pedemontan­o ha accettato di stanziare un credito di 2,4 milioni di franchi (comprensiv­o dei necessari adattament­i stradali e della posa delle sottostrut­ture).

Nei piani iniziali del Municipio dovrebbe essere consegnata alla popolazion­e tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

 ?? ?? L’imbocco del futuro ponte ciclopedon­ale
L’imbocco del futuro ponte ciclopedon­ale

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland