Pronto il rapporto di Centro, Lega e Udc
Se sul Preventivo si è ancora in mare aperto, c’è più chiarezza di come si comporterà la Gestione sulla nuova imposta di circolazione votata dal popolo il 30 novembre e oggetto di un Decreto urgente presentato dal governo il 16 novembre che ne determini il calcolo. Ebbene, il Centro con Lega e Udc firmerà un rapporto che, ci spiega Fiorenzo Dadò, «sostanzialmente riprende e sottoscrive quanto deciso dalla popolazione in votazione popolare». In soldoni, quindi, «prevederà la moratoria per le auto immatricolate prima del 2009 e, per le auto successive e riguardo ai cicli di omologazione, la proposta governativa di compensazione, per non creare alcuna disparità di trattamento». Ma finita qui, perché del coefficiente per far entrare 7,7 milioni di franchi in più nelle casse cantonali non se ne parla: «Non corrisponde a quanto votato – ribadisce Dadò –, e se applicato aumenterebbe l’imposta a circa 40mila veicoli immatricolati prima del 2009 e diminuirebbe il risparmio per il resto degli automobilisti. Non ha niente a che fare né con l’iniziativa, né con quanto deciso dal popolo». Sull’esito in Gran Consiglio il presidente del Centro è netto: «Durante il dibattito è stato detto da tutti i partiti che si sarebbe accettata serenamente la volontà popolare, ed è anche stato detto che in Gran Consiglio sarebbe stato corretto approvare una misura che non crei disparità di trattamento in merito all’evoluzione dei sistemi di rilevamento del CO2». E se in parlamento non dovesse passare questa proposta, che necessita di almeno 46 voti, la metà più uno? «La popolazione ticinese saprà chi ringraziare». «Come gruppo parlamentare della Lega riteniamo che il volere popolare non debba essere discusso bensì debba semplicemente essere applicato – considera
Michele Guerra –. Il popolo ha votato qualcosa di chiaro e questo qualcosa deve essere applicato». Per la Lega l’obiettivo rimane quello di applicare questa iniziativa «nel suo grado massimo tenendo conto che le imposte di circolazione attuali sono assolutamente insostenibili rispetto a quelle degli altri cantoni e soprattutto che il cittadino ticinese è sempre più tartassato dall’inflazione e del costante aumento del costo della vita e merita quindi di essere sgravato». Il socialista Ivo Durisch conferma che, invece, il Ps sosterrà il messaggio governativo «perché rispecchia quanto abbiamo detto in campagna, elimina le disparità di trattamento, mantiene la moratoria e, importante, mantiene a regime l’incasso a 91,5 milioni».