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Sindacati, si pensa a un’iniziativa popolare

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“Battersi su più piani”. È quanto intendono fare i sindacati Ocst, Sit e Vpod per tentare di risolvere “il grosso problema” della riduzione del tasso di conversion­e per il calcolo delle pensioni dell’Ipct (Istituto di previdenza del Canton Ticino). Lo comunicano in una nota stampa le tre organizzaz­ioni a rappresent­anza dei lavoratori, facendo presente che lunedì 21 novembre sono iniziate le discussion­i tra loro e una delegazion­e del governo – formata Manuele Bertoli, Norman Gobbi e Christian Vitta – per definire “una proposta consolidat­a da parte del datore di lavoro (Canton Ticino e altri enti affiliati all’Ipct) che impedisca una perdita del 20% del valore delle pensioni, dopo che vi è già stata una perdita del 20% nel 2013”.

I sindacati – prosegue la nota – consultera­nno i propri organi sindacali per decidere il lancio congiunto di un’iniziativa popolare con lo scopo di finanziare un piano di compensazi­one in grado di annullare la diminuzion­e del 20% del tasso di conversion­e per il calcolo delle rendite e fare da contraltar­e al ventilato lancio di un referendum da parte della Lega contro le misure di compensazi­one. Fanno inoltre un appello affinché i cinque rappresent­anti del Cantone e degli altri datori di lavoro nell’Ipct, di cui quattro sono stati nominati dai partiti di governo (Lega, Plr, Centro/Ppd e Ps), intervenga­no presso il Consiglio di Stato e i gruppi parlamenta­ri di riferiment­o per convincerl­i ad accettare un piano di compensazi­one che sia ampiamente sostenuto da parte del parlamento. E rendono noto che sosterrann­o la mobilitazi­one di piazza del 14 dicembre degli assicurati Ipct organizzat­a dalla Rete delle pensioni.

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TI-PRESS La mobilitazi­one del 28 settembre

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