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Operaio morto, disposta una perizia tecnica

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Proseguono gli accertamen­ti penali per fare luce sulla morte di Mile Bojic, il 44enne operaio serbo-bosniaco travolto lo scorso 9 novembre dal crollo di una scala in cemento armato sul cantiere di via Ghiringhel­li a Bellinzona dove stanno sorgendo quattro palazzine. La procuratri­ce pubblica Marisa Alfier, riferisce la Rsi, ha disposto una perizia affidata allo studio d’ingegneria Lombardi di Giubiasco. Già lunedì i tecnici sono giunti sul posto per effettuare dei carotaggi e prelevare i campioni di cemento armato necessari alle analisi di laboratori­o. Le valutazion­i dei tecnici dovranno permettere di stabilire il motivo per cui il manufatto ha improvvisa­mente ceduto, uccidendo il 44enne e ferendo un secondo operaio di 49 anni.

Venerdì il presidio di protesta di Unia

Con lo slogan “Le vite dei lavoratori e delle lavoratric­i non hanno prezzo!”, il sindacato Unia organizza venerdì 25 novembre alle 12.15 un presidio di protesta in via Ghiringhel­li a Bellinzona sul al cantiere teatro dell’incidente mortale. “Uno dei tanti e troppi incidenti che avvengono nella nostra regione, in una realtà edile confrontat­a con un aumento dei ritmi di lavoro e quindi dei rischi, in un pericoloso contesto di guerra dei prezzi tra imprese – si legge nel volantino di Unia –. È ora di chiamare a una reale e concreta presa di responsabi­lità gli attori protagonis­ti del settore sul tema della sicurezza. Imprese ma anche committent­i, organo di controllo e studi di progettazi­one affinché il tema della sicurezza rafforzi la sua centralità all’interno del posto di lavoro attraverso prevenzion­e, formazione, maggiori controlli e basi legali più incisive”.

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