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La Fondazione premia

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Giovedì 24 novembre, alle 19, al Castello Marcacci di Brione Verzasca si terrà la cerimonia per l’assegnazio­ne del Premio Fondazione Verzasca, giunto alla seconda edizione. Il premio principale è andato a Matteo Giottonini che ha convinto la giuria con la qualità del suo lavoro di Master. Alla cerimonia interverra­nno il presidente della Fondazione Verzasca (Agenzia di sviluppo territoria­le) Alan Matasci, i membri della giuria Raffaele Scolari e Claudio Ferrata e i rappresent­anti del Comune di Verzasca. Nato nel contesto del Masterplan Verzasca 2030, il Premio Fondazione Verzasca ha lo scopo di promuovere la ricerca su temi attinenti alla Valle Verzasca e, più in generale, alle realtà delle vallate subalpine del Ticino. È aperto a tutti i neodiploma­ti svizzeri o residenti in Svizzera iscritti a un ateneo, a una scuola universita­ria profession­ale (Sup) o a una scuola specializz­ata superiore (Sss) con sede in Svizzera.

La seconda edizione incorona Matteo Giottonini (Premio principale - Categoria Master/Dottorato), con “Un magnifico gioco”, analisi filologico-tematica di due raccolte (quasi) inedite di Elio Scamara, con edizione critica e commentata di alcune poesie selezionat­e. I lavori premiati sono consultabi­li sul sito fondazione­verzasca.ch. Durante la serata verranno lette alcune poesie di Elio Scamara, poeta verzasches­e.

La Fondazione Verzasca ricorda che per il premio 2023 è aperto il concorso a cui saranno ammessi lavori in tutti i campi di ricerca, redatti in una delle tre lingue ufficiali; in casi particolar­i saranno accolti anche lavori in lingua inglese. Il premio è suddiviso in due sezioni: lavori di master o di dottorato (premio 2’000 franchi) e lavori di bachelor o di diploma presso una scuola specializz­ata superiore (premio 1’000 franchi). Il bando di concorso è consultabi­le sempre sul sito della Fondazione. Il termine per la presentazi­one dei lavori è il 31 luglio 2023.

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