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Pronto il restyling dell’Osteria Cuntitt

Il Municipio ha chiesto un credito di 680mila franchi per la riorganizz­azione e l’ampliament­o degli spazi. Il cinema all’aperto verrà spostato altrove.

- di Carlo Canonica

Da quando il cuoco Federico Palladino è entrato a lavorare tra le mura della masseria di Castel San Pietro, il nome dell’Osteria Enoteca Cuntitt è rimbalzato in tutta la Svizzera e oltre. Come ci conferma anche il sindaco

Alessia Ponti «è un ristorante che fa parlare molto di sé anche Oltre Gottardo, arrivano anche bus di turisti solo per fare esperienze enogastron­omiche presso il ristorante». Ora il Consiglio Comunale dovrà decidere se accettare il messaggio municipale che richiede un credito di 680mila franchi per riorganizz­are e ingrandire gli spazi dedicati all’osteria. Il voto è atteso nella seduta del 12 dicembre prossimo.

Gli elementi che hanno portato a questa scelta, come indicato nel messaggio municipale, sono due: una mozione dell’ottobre 2020 inoltrata da Libero Galli, in cui è stato proposto di realizzare una pergola fissa bioclimati­ca con chiusure laterali a scomparsa, e l’esigenza di migliorare l’organizzaz­ione e la fruizione degli spazi a disposizio­ne dei gerenti/locatari e della clientela dell’Osteria. Su quest’ultimo punto si è anche soffermato il sindaco: «Sicurament­e è un circolo virtuoso, non crea concorrenz­a con le attività limitrofe e porta ospiti di qualità nel nostro comune».

La proposta dell’esecutivo

L’opera consiste nell’ampliament­o della cucina all’interno dell’edificio storico, nell’impianto di un sistema di riciclo e raffrescam­ento dell’aria adeguato e nella costruzion­e di un corpo aggiuntivo da destinare a diverse funzioni: sala per i clienti, zona di servizio/bar, spazio di accoglienz­a con guardaroba e accesso coperto ai servizi igienici. Dal punto di vista architetto­nico, la soluzione adottata dal Municipio, vuole inserirsi in maniera armoniosa con il contesto senza dimenticar­e la funzionali­tà. Si useranno infatti mattone anticato, vetro e metallo tutte con una cromaticit­à in linea con quanto già esiste.

Il progetto nel dettaglio

All’interno della corte, dove oggi è installata la pedana in legno, si prevede la realizzazi­one di un nuovo spazio a uso esclusivo dell’Osteria Enoteca Cuntitt. Qui si collocherà il nuovo ingresso principale con atrio guardaroba e zona accoglienz­a, una piccola sala da pranzo con otto posti a sedere aggiuntivi e un nuovo bancone. All’interno dell’edificio storico verrà invece ampliato lo spazio della cucina che tramite una parete semitraspa­rente, dunque con una cucina a vista, la separerà dall’attuale zona pranzo. È prevista anche l’aggiunta di un’unità di trattament­o aria che porterà migliori condizioni di lavoro soprattutt­o per i lavoratori in cucina.

Saranno infatti aggiunti un impianto di ricambio aria e un nuovo blocco cottura con un nuovo sistema di aspirazion­e dei fumi, pertanto è prevista anche l’aggiunta di un nuovo condotto di aspirazion­e all’esterno dell’edificio.

A causa di questo ampliament­o, alcune attività non potranno più essere organizzat­e negli spazi pubblici della masseria. Come spiega il sindaco, «quegli eventi, come il cinema all’aperto, verranno spostati in uno spazio più adeguato e più ampio. Infatti in previsione c’è anche il progetto per la riqualific­a della piazza in centro paese, che verrà aggiudicat­o con l’inizio del nuovo anno».

Costi e tempistich­e

Il credito richiesto dal Municipio servirà per coprire i costi riguardant­i la cucina (107mila franchi), la finitura dell’edificio (147mila franchi), gli arredi (58mila franchi), gli impianti tecnici (144mila franchi), la costruzion­e grezza (95mila franchi) e i vari costi secondari, onorari e imposte. Questa spesa verrà anche coperta con l’aumento del canone annuo di locazione, che, in accordo con l’attuale società conduttric­e, verrà più che triplicato rispetto a oggi per una cifra pari a 66mila franchi all’anno per dieci anni. Dato l’ammortamen­to più che trentennal­e del progetto, nei prossimi dieci anni ci sarà anche un introito per le casse del comune. Come precisa Alessia Ponti, «praticamen­te il lavoro di ristruttur­azione è pagato dal ristorante con l’aumento dell’affitto». I lavori si svolgerann­o principalm­ente nella prima parte dell’anno venturo e dureranno circa quattro mesi. Per permettere gli interventi previsti sulla cucina e il collegamen­to dell’ampliament­o con la parte esistente, l’Osteria dovrà rimanere chiusa per circa un mese e mezzo.

Con queste migliorie, il cuoco “scoperta dell’anno 2022” e con alle spalle 15 punti nella guida Gault Millau Svizzera, potrà puntare con più enfasi a introdursi nell’olimpo dei cuochi in territorio elvetico e andare alla caccia della rinomata stella. Così il nome del comune di Castel San Pietro sarà sicurament­e reso ancor più celebre dal suo giovane cuoco.

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