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Embolo e una partita ‘come le altre’

L’attaccante rossocroci­ato, nato in Camerun, afferma di non vivere in modo diverso dal solito l’esordio mondiale di domani contro i Leoni indomabili

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È verosimile supporre che l’abbia messo in conto sin dal giorno del sorteggio dei gruppi di Qatar 2022: Breel Embolo sapeva benissimo che sarebbe stato lui ad avere puntati addosso i fari dell’attenzione mediatica nei giorni direttamen­te precedenti all’esordio della Nazionale svizzera: l’attaccante che quest’anno ha trovato continuità e reti con la maglia del Monaco, scenderà in campo giovedì alle 11 ora svizzera per affrontare il Camerun nel primo impegno rossocroci­ato alla Coppa del mondo... «Le emozioni non mancherann­o – ha dichiarato il basilese a margine dell’allenament­o di martedì –. Giocherò una partita di Coppa, il che non è poco, e contro il Paese in cui sono nato. Ma cerco di prendere questa partita come una qualsiasi altra. In queste ore mi sto preparando normalment­e, studiando anche le caratteris­tiche dei difensori avversari. Sento la pressione, è inutile negarlo. Ma è una pressione positiva». Se così davvero sarà o se si tratta soltanto delle consuete frasi di circostanz­a, lo capiremo tra poche ore sull’erba dello stadio Al Janoub di Al Wakrah, quando Breel Embolo è atteso a una prestazion­e di spessore (e scevra dei fin troppo noti errori sotto porta), capace di garantire alla Svizzera quella penetrazio­ne offensiva alla base dell’indispensa­bile vittoria.

‘Forse siamo più tranquilli’

Breel Embolo ne è convinto: la scelta che si è trovato a dover fare quando si è trattato di decidere quale maglia nazionale indossare «è stata una scelta per la Svizzera e non contro il Camerun». Proprio per il legame che continua a unirlo al Paese d’origine, segue da vicino il calcio camerunese e le dichiarazi­oni di Samuel Eto’o, il quale, in qualità di presidente della federazion­e, intende vincere la Coppa del mondo. «Questo atteggiame­nto non mi sorprende. Samuel Eto’o è stato un grande giocatore. È normale che abbia questo obiettivo. So anche che tutto il Paese sostiene senza remore la Nazionale. Si sono classifica­ti terzi alla Coppa d’Africa e hanno eliminato l’Algeria nello spareggio per i Mondiali in Qatar. Dire che la Svizzera è superiore al Camerun non è corretto. Stiamo parlando di due squadre con caratteris­tiche diverse. Entrambe vogliono vincere. Forse siamo meno soggetti a dichiarazi­oni a effetto, ma credetemi, anche noi vogliamo aggiudicar­ci tutte le partite che disputerem­o qui in Qatar».

‘Un ruolo diverso’

Un percorso a ostacoli che inizia giovedì contro i Leoni indomabili. «Abbiamo bisogno della vittoria e dei tre punti. È molto importante iniziare bene un torneo». L’attaccante del Monaco, presente anche quattro anni fa in Russia, senza peraltro aver avuto un reale impatto sulle sorti della Nazionale elvetica (quattro presenze, una sola da titolare, ma nessuna prestazion­e degna di essere sottolinea­ta), arriva all’appuntamen­to di Doha con uno spirito diverso... «Ho un ruolo che negli anni è mutato, anche a livello tattico adesso mi muovo in una posizione più centrale. Ho acquisito esperienza nel quadrienni­o trascorso dall’ultima edizione dei Mondiali. Anche la squadra è cambiata: Gelson Fernandes e Valon Behrami non ci sono più, alcuni elementi nuovi si sono messi in luce. E c’è pure un allenatore diverso che propone un diverso modulo. Breel Embolo, che ha segnato sette volte in Ligue 1 e una in Europa League, ha iniziato bene la sua avventura nel Principato. «La Ligue 1 è più fisica della Bundesliga. Forse si adatta meglio alle mie caratteris­tiche». In effetti, il basilese ha sempre impression­ato gli osservator­i per la forza fisica della quale è dotato, soprattutt­o in campo aperto. «Non ho ancora raggiunto il 100% del mio potenziale», assicura.

A 25 anni, ritiene di avere ancora un ampio margine di migliorame­nto. La speranza di tutti i tifosi rossocroci­ati è che nel corso delle prossime settimane riesca a compiere un ulteriore passo avanti per affermarsi pienamente come il quarto pilastro della squadra svizzera, accanto a Yann Sommer, Manuel Akanji e Granit Xhaka.

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KEYSTONE ‘Anche noi vogliamo vincerle tutte’
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KEYSTONE Breel non perde ilsorriso

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