Nel ‘libro della vergogna’ anche Italia e Inghilterra
L’Arabia Saudita non è la prima sorpresa della storia
Il 2-1 dell’Arabia Saudita non è il primo risultato eclatante riportato nei libri di storia della Coppa del mondo.
1950 Usa - Inghilterra (1-0)
Dopo aver disertato le prime tre edizioni della Coppa del mondo, gli inventori del calcio si erano finalmente degnati di partecipare. Dopo la vittoria per 2-0 sul Cile, la Nazionale dei Tre Leoni fu sorpresa dai dilettanti statunitensi e da un gol di Joe Gaetjens, nato ad Haiti. L’allenatore dell’Inghilterra, Walter Winterbottom, troppo sicuro di sé, aveva lasciato fuori squadra il suo miglior giocatore, Stanley Matthews, per quella che doveva essere una formalità. Nei giorni precedenti, il Daily Express si era spinto a suggerire che al Team Usa venisse concesso un vantaggio iniziale di tre gol. Umiliata, fu l’ultima volta che l’Inghilterra giocò con la maglia azzurra.
1966 Corea del Nord - Italia (1-0)
La Corea del Nord, unica squadra della Coppa del mondo a non essere né europea, né sudamericana, era una grande incognita. Dopo essere stata battuta per 3-0 dall’Unione Sovietica e salvata da un pareggio tardivo contro il Cile (1-1), sembrava improbabile che potesse impensierire la Nazionale azzurra di Mazzola e Rivera. Tuttavia Pak Doo-ik sorprese la difesa italiana con un tiro a incrociare, mandando in visibilio la folla della città operaia di Middlesbrough, che aveva adottato i rappresentanti del Paese comunista, in campo con la maglia dello stesso color rosso del “Boro” locale. La favola dei nordcoreani sembrò poter proseguire anche nei quarti di finale, quando si ritrovarono avanti 3-0 contro il Portogallo, prima di essere storditi da quattro gol di Eusebio (5-3 il punteggio finale).
1982 Algeria - Germania Ovest (2-1)
Per la prima volta, una nazione africana superò una grande europea, un terremoto di magnitudo nove nella scala Mercalli del calcio. Rabah Madjer aprì le marcature e Lakhdar Belloumi riportò in vantaggio i Verdi dopo il gol di Karl-Heinz Rummenigge. Purtroppo, lo storico risultato fu reso inutile dalla “partita della vergogna”, quando la Germania Ovest nell’ultimo impegno superò 1-0 l’Austria, al termine di una sfida giocata tutta di melina: quel risultato, infatti, serviva a entrambe per superare il turno e mandare a casa l’Algeria.
1990 Camerun - Argentina (1-0)
L’Argentina aveva già vissuto una débâcle storica. Nella partita inaugurale del 1990 a Milano, la squadra del grande Diego Maradona, campione del mondo in carica, fu divorata dai Leoni indomabili del Camerun. Un colpo di testa di François Omam-Biyik sorprese il portiere Nery Pumpido. Il cugino Andre Kana-Biyik e Benjamin Bassing furono poi espulsi, in una partita in cui il Camerun fu costretto a ricorrere alle maniere forti (e oltre) per mantenere il risultato. Gli africani raggiunsero in seguito i quarti di finale (perdendo contro l’Inghilterra per 3-2 ai supplementari), prima squadra del Continente nero ad andare tanto lontano a un Mondiale.
2002 Corea del Sud - Italia (2-1)
Un’altra brutta sorpresa coreana per gli azzurri, travolti questa volta dalla Corea del Sud, coorganizzatrice con il Giappone della fase finale e per la prima volta nella storia addirittura semifinalista. La selezione di Seul venne eliminata dalla Germania (1-0).
L’eroe degli ottavi di finale fu Ahn Jung-hwan, autore del golden gol che al 117’ rispedì a casa l’Italia. In una partita ricca di suspense, la Corea aveva pareggiato alla fine dei tempi regolamentari con Seol Ki-yeon (88’). Protagonista in negativo fu l’arbitro ecuadoriano Byron Moreno, che anni dopo finì in prigione per traffico di droga. Molte delle sue decisioni furono aspramente contestate dagli azzurri, dal golden gol annullato a Damiano Tommasi per un fuorigioco al limite, al secondo giallo per Francesco Totti per simulazione, che a tutto lo Stivale era sembrato un clamoroso rigore.