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Luce sui correttivi a Sementina e sul futuro delle case anziani

Il gruppo Verdi/Mps/Fa chiede al Municipio due rapporti

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Un rapporto che illustri le misure intraprese negli ultimi anni alla Casa anziani di Sementina, misure che dal punto di vista delle strutture, del personale e della sua gestione permettano di affrontare adeguatame­nte situazioni d’emergenza come quelle verificate­si nel 2020. E un rapporto sul futuro delle case per anziani della Città, in particolar­e alla luce della prevista integrazio­ne della struttura Greina. Entrambi da consegnare entro il prossimo 30 giugno al Consiglio comunale di Bellinzona. Insieme alla richiesta di avviare i “passi necessari per sostituire l’attuale direzione amministra­tiva e quella sanitaria”, sono queste le due principali richieste che il capogruppo Verdi/Mps/Fa Matteo Pronzini ha inserito in una proposta di risoluzion­e inviata al Cc dopo la sentenza di parziale colpevolez­za emessa settimana scorsa dalla Pretura penale a carico del capo Servizio anziani comunale, della direttrice sanitaria a Sementina e dell’allora capocure. Queste prime tre richieste sono rivolte al Municipio. La proposta di risoluzion­e chiede inoltre al legislativ­o di “esprimere vicinanza ed empatia nei confronti dei parenti degli ospiti deceduti a Sementina”. E di esprimere “biasimo nei confronti del Municipio per non essersi assunto la responsabi­lità politica per i fatti avvenuti a Sementina che hanno sicurament­e contribuit­o ai tragici eventi del 2020”. Il testo ricorda peraltro che dal profilo penale si è di fronte a un giudizio di primo grado. Perciò il caso dal profilo penale per il momento non è affatto chiuso. “Alcune imputazion­i contenute nel Decreto d’accusa sono cadute”, ricorda Pronzini: “Ad esempio, il distanziam­ento dei residenti durante i pasti, i test Covid tardivi, o l’occupazion­e di personale positivo non sono stati ritenuti prove di colpevolez­za non perché tali fatti non siano avvenuti, ma sempliceme­nte poiché le direttive del medico cantonale si limitavano a raccomanda­re tali azioni; facile per la difesa far leva, da un punto di vista della stretta forma legale, su questo aspetto”. Confermata invece la punibilità di altri comportame­nti, quali lo svolgiment­o di attività ricreative in comune o l’aver permesso l’entrata di persone esterne (operai comunali per il tinteggio di un piano in quel momento vuoto). Detto altrimenti, “la non punibilità dal punto di vista penale di alcune inadempien­ze non significa che esse non siano avvenute, né che esse non abbiano una rilevanza dal punto di vista politico e amministra­tivo”. Infatti tali inadempien­ze erano state dapprima ravvisate dall’ispettorat­o dell’Ufficio del medico cantonale. Parola dunque al Consiglio comunale, che si riunirà in seduta il 27 febbraio.

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TI-PRESS Sottoposta al Cc una risoluzion­e

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