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Un nuovo albergo alla funicolare

A novembre il via al cantiere per l’edificazio­ne ex novo della struttura (con ristorante), simbolo turistico collinare alla Madonna del Sasso

- di Davide Martinoni

Non è soltanto un albergo-ristorante da ricostruir­e, quello che a Orselina campeggia, dagli inizi del secolo scorso, tra la fermata della funicolare a nord e il Santuario della Madonna del Sasso a sud. È molto di più: un simbolo in primis per la collina e poi per il turismo della regione. Non per niente il grande passo costituito dalla demolizion­e dell’edificio esistente – ormai desueto – e dalla ricostruzi­one ex novo, è stato intrapreso direttamen­te dalla Società della funicolare Locarno-Madonna del Sasso, proprietar­ia dell’impianto di risalita, nonché del ristorante con alloggio.

La notizia di oggi, confermata dall’architetto

Paolo Pedrazzini, presidente del Cda, e dal nuovo direttore della Sa, Fabio Pedrazzini, è che il progetto di nuovo albergo e ristorante ha ottenuto, due anni dopo la presentazi­one della domanda di costruzion­e, la sua licenza edilizia definitiva.

È cresciuta cioè in giudicato dopo le iniziali valutazion­i incrociate da parte di Ufficio dei beni culturali e Municipio di Orselina, e l’opposizion­e iniziale da parte della Società ticinese per l’arte e la natura, che anche comprensib­ilmente, avendo a che fare con un nuovo edificio incastonat­o in una delle zone storicamen­te e culturalme­nte più “delicate” di tutta la collina locarnese, ha voluto vederci chiaro fin da subito. «La doverosa premessa – dice Paolo Pedrazzini alla ‘Regione’ – è che il progetto è stato concepito in base all’esigenza che la “primadonna” rimanga il Santuario della Madonna del Sasso. Per questa ragione il nuovo edificio ha linee molto semplici e non avrà facciate colorate, ma sarà tinteggiat­o in una tonalità grigia simile alla stazione della funicolare. Il sito è inoltre molto particolar­e: parliamo del cucuzzolo di roccia che ha ospitato sin dagli albori il ristorante con alloggio, costruito subito dopo la messa in esercizio della funicolare da parte di Giovanni Pedrazzini e Francesco Balli (nel 1906). Per la nuova costruzion­e abbiamo ripreso i basamenti esistenti, confermand­o in pratica le volumetrie».

Quanto ai contenuti, al piano terra (fronte via Santuario) vi sarà l’entrata al ristorante, che conterà al massimo 56 posti all’interno e 88 sulla scenografi­ca terrazza esterna affacciata sul Delta. Sopra di esso verranno realizzate 11 camere, idealmente di standing 2-3 stelle, «concepite quasi secondo il carattere di un ostello per pellegrini – rileva Paolo Pedrazzini –, quindi niente di particolar­mente lussuoso. Lo stesso varrà per il ristorante. Ai gestori verrà chiesto di evitare proposte “chic” o costose. Dovrà infatti servire di giorno i passanti – notoriamen­te numerosiss­imi, vista l’attrattivi­tà internazio­nale del Santuario – e alla sera in particolar­e la popolazion­e locale».

Un’idea, interessan­te, che frulla in testa all’architetto, è quella di un lungo “tavolo del tu”, «dove ci si siede assieme ad altri viandanti per familiariz­zare, nel perfetto spirito dei pellegrini, magari avendo anche la possibilit­à di incontrare, talvolta, i frati del Convento». Non è naturalmen­te detto che sarà proprio così, ma il concetto che c’è alla base è quello, espresso anche con la conferma dello spazio di ristoro esterno, ma coperto, all’entrata da via Santuario: «Gli orselinesi lo amano molto per aperitivi di passaggio o per scambiare due chiacchier­e osservando chi transita. Non c’è motivo di cambiare delle belle abitudini che fanno anche il carattere della zona». A proposito della gestione, Fabio Pedrazzini nota che sono in corso contatti con un esercentec­onsulente, in predicato di prendere anche il timone della futura azienda. Al momento sono in corso valutazion­i rispetto all’affitto confacente per un’attività del genere. Probabile, relativame­nte all’albergo, che possa venir gestito secondo modalità “smart”, ovverosia con riservazio­ni naturalmen­te effettuate in rete e occupazion­e poi tramite “self check-in”.

La particolar­ità dell’assenza di parcheggi propri non inquieta proprio consideran­do l’ubicazione: fra due linee di bus (la 3 e la 4) con passaggi frequenti, e a ridosso sia della funicolare Locarno-Orselina, sia della funivia Orselina-Cardada. Ampie possibilit­à di parcheggio esistono peraltro all’esistente autosilo situato a pochi minuti di distanza, e lungo la strada cantonale. Il cantiere dovrebbe prendere avvio a novembre, in concomitan­za con la seconda tappa dei lavori della funicolare, che riguardera­nno soprattutt­o il restauro del viadotto in pietra.

La consegna del nuovo Ristorante-albergo Funicolare è attesa fra la primavera e l’estate del 2025.

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Colpo d’occhio sul futuro (da metà 2025)

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