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Doppietta di Odermatt per lanciare i Mondiali

L’elvetico torna dopo l’infortunio al ginocchio e domina in superG. In campo femminile Shiffrin beffata da Dürr: resta a 85 vittorie, una in meno di Stenmark.

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Se qualcuno temeva che l’infortunio al ginocchio partito sulla Streif avrebbe potuto condiziona­re la stagione di Marco Odermatt, dopo il weekend di Cortina può tirare un sospiro di sollievo: l’obvaldese appare in grande condizione, come d’altra parte lo è stato lungo tutto l’arco della stagione. I due superG conquistat­i sull’Olimpia delle Tofane hanno portato a otto i trionfi stagionali (19 in carriera), ai quali vanno aggiunti altri sette podi. In pratica, nelle 18 gare disputate, Odermatt ha totalizzat­o 1’386 punti, vale a dire una media di 77 punti a partenza, ciò che equivale a un terzo posto in ogni gara. Di questo passo e con a disposizio­ne ancora quattro giganti, tre discese e due superG, il fenomeno di Hergiswil può puntare a raggiunger­e i 2’000 punti, record stabilito nella stagione 1999-2000 da Hermann Maier. Anche a livello di vittorie, i record sono a portata di mano: con 19 successi si ritrova a due sole lunghezze da Didier Cuche, a quattro da Michael von Grünigen e a cinque dal recordman elvetico Peter Müller. Dopo aver trionfato sabato in occasione del rientro in Coppa del mondo che ha fatto seguito all’infortunio al ginocchio patito sulla Streif, Odermatt si è ripetuto nel secondo superG in terra italiana, riuscendo pure a evitare tutti i trabocchet­ti piazzati sul percorso dall’allenatore rossocroci­ato Reto Nydegger. Sembra assurdo, ma la tracciatur­a dell’elvetico è costata l’eliminazio­ne a Loïc Meillard, Stefan Rogentin, Niels Hintermann e Alexis Monney, come pure a altri 18 concorrent­i, tra i quali spicca il nome di Aleksander Aamodt Kilde, il principale rivale di Odermatt nella classifica generale e in quella di specialità. Alla fine, l’elvetico ha chiuso con un vantaggio di 0”76 sull’italianoDo­minik Paris e di 1”03 sull’austriaco Daniel Hemetsberg­er… «Questa gara ha rappresent­ato un’enorme sfida, come testimonia la lista di chi non ha tagliato il traguardo. Tuttavia, in partenza la fiducia era superiore rispetto a sabato. Sono contento di essere sceso con il pettorale numero 11: mi ha permesso di prepararmi dal profilo tattico per uno o due passaggi».

Come d’abitudine, il leader della Coppa del mondo non si è fatto pregare nei tratti in cui occorreva rischiare, “tirando” alcune linee alle quali gli avversari non si sono potuti nemmeno avvicinare… «Erano al limite anche per me, ma tutto ha funzionato a meraviglia».

L’uscita di Kilde – secondo sabato, ma incapace nella seconda prova di gestire un passaggio che ha messo in crisi moltissimi concorrent­i e che Odermatt ha superato non senza qualche grattacapo – permette all’elvetico di riprendere il largo in classifica generale e, di fatto, di riappropri­arsi di quei punti persi nelle due discese di Kitzbühel (nella seconda non era partito dopo l’infortunio del giorno prima). Ora vanta 313 lunghezze nella classifica generale e 148 in quella di specialità. Ai Mondiali di Chourcheve­l partirà con i favori del pronostico in gigante e in superG, mentre sarà il rivale numero uno di Kilde in discesa…«A questo punto, mi concederò una pausa prima dei Mondiali, per me e per il mio ginocchio. Parto sereno per la Francia. L’obiettivo è la conquista di un titolo mondiale, vedremo come andrà a finire».

Detto della vittoria di Odermatt e dell’eliminazio­ne di altri quattro rossocroci­ati, va sottolinea­ta la prestazion­e di Justin Murisier, settimo domenica e undicesimo sabato, quando però aveva perso diverse posizioni a causa dell’apparizion­e del sole che aveva favorito i pettorali più alti. Al vallesano sono mancati appena 18 centesimi per salire sul podio, ma ha comunque centrato il terzo top 10 dell’inverno. Niente da fare, per contro, per Gino Caviezel, in difficoltà lungo tutti i 2’200 metri del tracciato e finito a 2”36 da Odermatt, in 23a posizione. Adesso, gli amanti della velocità vanno in pausa in attesa dei Mondiali, mentre gli slalomisti avranno un ultimo test, il 4 febbraio a Chamonix.

Il record è salvo, almeno per ora

Ingemar Stenmark è salvo. Almeno per il momento. A Spindleruv Mlyn, in Repubblica Ceca, Mikaela Shiffrin non è riuscita ad agganciare lo svedese a quota 86 vittorie in Coppa del mondo. La statuniten­se si è fermata a soli sei centesimi dal record, quelli che, al termine del secondo slalom del weekend, l’hanno separata dalla tedesca Lena Dürr (già seconda sabato, quando a trionfare era stata proprio l’atleta del Colorado). Nella seconda manche, la Shiffrin ha scialacqua­to un vantaggio di 67 centesimi sulla tedesca accumulato nel corso della prima discesa e che sembrava metterla al riparo da spiacevoli sorprese. Al terzo posto si è piazzata la giovane croata Zrinka Ljutic che ha concesso appena 49 centesimi alla Dürr. Per la bavarese si tratta della seconda vittoria in Coppa del mondo dopo il City Event conquistat­o dieci anni fa a Mosca, mentre la Germania festeggia il ritorno sul gradino più alto di uno slalom a oltre un decennio di distanza dal successo di Maria Höfl-Riesch a Levi.

Mikaela Shiffrin dovrà rimandare a dopo i Mondiali l’appuntamen­to con il record di Stenmark, ma nella Repubblica Ceca si è comunque potuta consolare, aggiudican­dosi per la settima volta la Coppa del mondo di specialità. Inoltre, in classifica generale ha compiuto un ulteriore passo verso il quinto trionfo in carriera: dopo il weekend in Cechia, vanta 531 punti di vantaggio sulla slovacca Petra Vlhova, oltre a essere al comando pure della classifica del gigante.

E le svizzere? Dopo il terzo posto di Wendy Holdener nella prova di sabato, la migliore è stata Michelle Gisin con il nono posto (primo top 10 stagionale in una disciplina tecnica). La Holdener, infatti, non ha preso parte alla seconda manche, dopo un grosso errore nella discesa mattutina che l’ha relegata a oltre sei secondi dalla Shiffrin. Per ritrovare le altre rossocroci­ate occorre risalire la classifica fino al 23° posto di Camille Rast, direttamen­te seguita da Melanie Meillard ed Elena Stoffel, mentre Aline Danioth si è dovuta accontenta­re della 28ª piazza. La Coppa del mondo al femminile tornerà a essere protagonis­ta il 25 e 26 febbraio sulle nevi di CransMonta­na con una discesa e un superG.

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KEYSTONE Il nidvaldese approfitta dell’eliminazio­ne del norvegese Kilde per allungare nella classifica­generale

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