13esima Avs per compensare la perdita di potere d’acquisto
Sinistra e sindacati lancia in resta. Anche la Lega dice sì
Berna – Le rendite di vecchiaia – 1’800 franchi in media al mese – non coprono il costo della vita, specie ora con affitti, premi malattia, elettricità e costo dei trasporti in crescita. Per questo è più che mai necessaria una 13esima mensilità Avs, come proposto da un’iniziativa popolare della sinistra e dei sindacati (sostenuta anche dalla Lega dei Ticinesi) in votazione il 3 marzo unitamente a quella dei Giovani Plr per un aumento graduale dell’età di pensionamento. Una 13esima Avs, stando al presidente dell’Unione sindacale svizzera Pierre-Yves Maillard, compenserebbe in parte la perdita di potere d’acquisto degli ultimi anni e l’inazione di Consiglio federale e Parlamento, mentre la popolazione «deve tirare la cinghia in modo inaccettabile». Oltre a rappresentare una soluzione efficace, anche la classe media ne beneficerebbe, poiché quest’ultima non gode di altri aiuti, ha aggiunto il ‘senatore’ socialista.
La situazione finanziaria del primo pilastro è buona, ha puntualizzato il vodese in una conferenza stampa. «Nei prossimi anni l’Avs registrerà eccedenti per 3,5 miliardi di franchi all’anno». Nel 2030, malgrado gli scenari catastrofici prospettati da alcuni ambienti, l’Avs avrà un patrimonio di 67 miliardi, 20 in più di adesso. Dopo il 2030, secondo il consigliere agli Stati, si potrebbe pensare a un incremento dei contributi dello 0,4% per i lavoratori e i datori di lavoro, pari a circa 4 miliardi l’anno. La nostra iniziativa, ha aggiunto Maillard, non è «un lusso, ma è moderata e risponde a una vera necessità». Quanto al secondo pilastro, non offre alcuna protezione contro l’inflazione né alcuna garanzia di prestazioni future in cambio dei contributi– in crescita da anni – dei lavoratori, ha spiegato il consigliere nazionale Giorgio Fonio (Centro) dell’Organizzazione cristiano-sociale Ticinese (Ocst). Ciò è tanto più vero, hanno aggiunto la copresidente del Ps Mattea Meyer eLéonore Porchet di Travail.Suisse, se si considera che il Parlamento ha deciso di abbassare il tasso di conversione e al fatto che, a differenza dei costi amministrativi causati dall’Avs, quelli delle casse pensioni ammontano a ben 7 miliardi di franchi l’anno. Per Fonio, l’iniziativa offre una risposta concreta alle «fragilità del sistema» pensionistico sostenendo il potere d’acquisto dei pensionati attuali e futuri. Secondo Porchet e Meyer, fra l’altro consiglieri nazionali rispettivamente dei Verdi e del Ps, l’iniziativa andrebbe inoltre a vantaggio soprattutto delle donne, molte delle quali impiegate in settori a bassi salari. Anche la Lega dei Ticinesisostiene l’iniziativa. Lo fa “cosciente” del fatto che – se accolta – verrà accordata una 13esima Avs “anche ai fortunati benestanti che non ne avrebbero bisogno”. Ma tra “un versamento (...) a innaffiatoio a tutti” o“il niente a tutti”, la Lega preferisce la prima opzione. Poi “ci sarà tempo e modo per correggere a livello legislativo le distorsioni dell’iniziativa”, si legge in una nota.