A Lugano condannati altri ‘cavallini’ della droga
Due fratelli hanno spacciato oltre un chilo di stupefacenti
Ieri, alla sbarra, sono comparsi due ‘cavallini’, dei corrieri della droga. Si tratta di due fratelli, uno di 34 anni e l’altro di 21, di cittadinanza albanese, che la Corte delle Assise criminali di Lugano – presieduta dal giudice Siro Quadri – ha condannato rispettivamente a tre anni e tre mesi (integralmente da espiare) e a due anni e otto mesi, dei quali uno da scontare per i reati principali di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti, riciclaggio di denaro ripetuto e soggiorno illegale. Condanne che hanno avallato le richieste di pena formulate dal procuratore pubblico Simone Barcain accordo con la difesa, rappresentata dagli avvocati Michele SisinieDanilo Margaroli durante il dibattimento. I due fratelli, tra marzo e giugno dello scorso anno, hanno spacciato, principalmente tra Riva San Vitale, Balerna e altre località del Mendrisiotto, almeno un chilogrammo di cocaina e 500 grammi di eroina.
I guadagni delle vendite, quantificati in oltre 160mila franchi, venivano consegnati a terzi che trasportavano poi il denaro in Italia. Nelle tasche dei due spacciatori finivano mensilmente tra i due e i tremila franchi. Per entrambi è stata ordinata l’espulsione dal territorio elvetico per 5 anni.
A offrire loro una base logistica per la distribuzione della droga è stata una 36enne domiciliata nel Mendrisiotto (difesa dall’avvocatoRoberto Rulli) che per la sua ospitalità riceveva in cambio qualche dose di cocaina, sostanza della quale è dipendente. Alla donna, recidiva e anche rea confessa, il giudice Quadri, durante un secondo processo, ha inflitto una pena di tre anni, dei quali 18 mesi da espiare e gli altri sospesi condizionalmente per un periodo di tre anni. Nei suoi confronti è stato però riconosciuto il caso di rigore: non sarà dunque espulsa dalla Svizzera.