Con Branda e Bang in cerca di conferme
Svelate le carte dell’Unità di sinistra: con il sindaco e il municipale uscente ci sono Malacrida Nembrini, Carniel, Egloff e i comunisti Iembo e Lucchini
Riconfermare i due seggi in Municipio, in sindacato e rafforzare la posizione in Consiglio comunale. Sono gli obiettivi annunciati ieri all’assemblea sezionale del Partito socialista di Bellinzona, che in una gremita aula magna delle Scuole elementari Semine (presente anche il co-presidente cantonale Fabrizio Sirica) ha lanciato la campagna per le elezioni comunali del 14 aprile. Confermata l’alleanza con il Partito comunista che darà nuovamente alla lista il nome Unità di sinistra (Ps, Pc, Giso e Indipendenti), mentre, come noto, ancora una volta non ci saranno I Verdi, che quest’anno correranno da soli (non più con l’Mps). Sulla mancata unione, ha chiarito subito la presidente sezionale Martina Malacrida Nembrini, c’era la disponibilità del Ps, non quella degli ecologisti.
Tre anni fa, nella sfida per il Municipio, l’Unità di sinistra aveva perso il 3,4% dei voti di lista, scendendo al 24,2% rispetto al 27,6% del 2017 quando la lista comprendeva anche gli ecologisti. Confermandosi la seconda forza partitica a livello cittadino, nel 2021 il partito aveva insomma retto con il mantenimento dei due seggi in Municipio e del sindacato di Mario Branda. Nonostante un leggero calo dell’1,1%, erano stati confermati anche i 13 seggi in Cc. In particolare nella sua roccaforte, l’unica Città in Ticino guidata da un sindaco socialista, ecco che le Comunali di aprile si annunciano un importante esame alla luce di un 2023 elettorale col freno a mano tirato: in Ticino il Ps ha perso il 4% alle elezioni cantonali di aprile (e questo nonostante l’unione con I Verdi) e l’1,6% alle Federali di ottobre. Da considerare anche le tendenze di una sempre maggiore frammentazione (emblematico il caso Mirante) e del ricorso alla scheda senza intestazione (opzione che nel 2021 a Bellinzona ha raggiunto il 25,5% nell’elezione del Municipio).
I candidati
Approvata dalla sala per acclamazione, la lista per il Municipio è guidata da Mario Branda, sindaco da tre legislature e pronto a guidare nuovamente l’Esecutivo. Per l’avvocato classe 1960 si annuncia una tornata elettorale meno impegnativa rispetto a quella del 2021 che l’aveva visto coinvolto nell’insidiosa sfida per la poltrona di sindaco (alla fine nettamente vinta al ballottaggio) con il liberale radicale Simone Gianini, attuale vicesindaco che ha deciso di non più ricandidarsi per concentrarsi sul Consiglio nazionale. Accanto al sindaco si ripresenta l’uscente Henrik
Bang , 51 anni, ingegnere forestale, già granconsigliere, eletto nell’Esecutivo tre anni fa. «Mi ripresento con entusiasmo su questa lista rossa, dove purtroppo manca un po’ di verde – ha detto Bang riferendosi alla mancata alleanza con gli ecologisti –. Ovviamente le dinamiche in Municipio cambierebbero con tre municipali invece di due: il fronte progressista ce la può fare, ma ormai sarà forse storia del 2028». Come nel 2021 (quando sulla lista per il Municipio arrivò quarta), si candida nuovamente la presidente sezionale Martina Malacrida Nembrini, 46 anni, consigliera comunale uscente e membro della Commissione della gestione, laureata in Storia del cinema e Storia contemporanea, attuale direttrice della Fondazione Sasso Corbaro per le medical humanities. Promette un impegno politico per una società più giusta all’insegna delle questioni culturali, sociali e ambientali. Tre le sue proposte, il potenziamento dei servizi per conciliare lavoro e famiglia, meno traffico motorizzato, meno videosorveglianza e più dialogo e prevenzione. Un altro volto già presente sulla lista del 2021 è quello del 34enne Alessandro Lucchini, membro di direzione del Pc, consigliere comunale uscente, economista e attuale direttore del settore disoccupazione dell’associazione ticinese del Soccorso operaio svizzero. Gli stanno a cuore le tematiche del lavoro e della protezione del territorio. Per Lucchini sarà importante far capire all’elettorato che questa «sinistra plurale», composta da Ps e Pc, «svolge un lavoro rigoroso per il bene della collettività», a differenza di «destra e Mps che invece portano avanti una politica personalistica ed egocentrica». Classe 1964, docente e ricercatore, attuale responsabile delle statistiche scolastiche del Cantone, consigliere comunale uscente e membro della Commissione della gestione, si candida per il Municipio anche Michele
Egloff. Considera importante una «visione attenta agli spazi pubblici, all’offerta culturale, alla pianificazione della mobilità che deve essere dolce e sicura. Mi impegno per una città viva, accogliente, inclusiva e sostenibile, per bambini, giovani, adulti e anziani». Tra le fila del Ps, si mette a disposizione Denise Carniel, classe 1985, giornalista e attivista per i diritti delle persone con disabilità. «Da tempo, scrivo, faccio attivismo, e usando integrità e verità parlo di disabilità, con voce chiara: amo il potenziale umano, la diversità nella diversità. Mi metto a disposizione perché penso si possa fare politica a cuore alto: chi lotta oltre se stesso, raramente lo fa nelle retrovie». Secondo esponente in lista del Pc, fotografo e videomaker, completa la lista dell’Unità di sinistra il 31enne Samuel Iembo, già coordinatore della Gioventù comunista, responsabile della sezione Bellinzona e Valli e membro della Commissione giovani della Città di Bellinzona. «Dal nostro gruppo deve partire lo sviluppo di una seria e concreta politica giovanile anche per porre rimedio alla cosiddetta ‘fuga di cervelli’ oltre Gottardo, rendo Bellinzona attrattiva per farli tornare».
Non c’è Lisa Boscolo
Non figura sulla lista per il Municipio la capogruppo in Consiglio comunale Lisa Boscolo, lo scorso aprile eletta in Gran Consiglio. Nel 2021 era risultata la terza più votata a poco meno di 300 da Bang. Rispetto a tre anni fa, non si ricandida per il Municipio nemmeno il consigliere comunale comunista uscente e attuale granconsigliere Massimiliano Ay. Entrambi si mettono nuovamente a disposizione per il Legislativo. Al momento i candidati che hanno dato disponibilità per la corsa al Consiglio comunale (è stato annunciato che non ci sarà più la formula dei circondari elettorali) sono 55 (si punta ad arrivare a 60). Su 13 uscenti, si ripresentano in 12: dopo 16 anni lascia Antoine Ndombele. A lui il ringraziamento della sezione.