Il mercato italiano fa gola Swisscom vuole Vodafone
Costo previsto dell’operazione: 7,6 miliardi di franchi
Swisscom punta a espandersi ulteriormente in Italia attraverso una maxiacquisizione: il principale operatore telecom elvetico intende rilevare per 8 miliardi di euro (7,6 miliardi di franchi) Vodafone Italia (filiale del gruppo britannico Vodafone), per poi fonderne le attività con la propria controllata Fastweb. Dall’operazione dovrebbe nascere il secondo più importante offerente di servizi di telecomunicazione nella Penisola dopo Tim.
Le voci circolavano da tempo. Dopo anticipazioni diffuse martedì sera da Bloomberg, ieri mattina, prima dell’apertura delle Borse, è giunta anche la conferma ufficiale: il gruppo è “in trattative esclusive avanzate”, si legge in un comunicato diffuso a Berna. I termini completi della transazione devono ancora essere definiti. E, come puntualizza Swisscom, “non c’è alcuna certezza che la transazione vada a buon fine”. Sta di fatto che le parti hanno già concordato un prezzo di acquisto preliminare.
“La fusione prevista tra Vodafone Italia e Fastweb riunirebbe infrastrutture mobili e fisse di alta qualità, competenze e capacità complementari per creare un’azienda leader convergente”, argomenta il gruppo. “La transazione sarebbe un passo fondamentale per consentire a Swisscom di realizzare il suo obiettivo strategico di creare valore a lungo termine in Italia e sarebbe pienamente conforme agli obiettivi strategici dati dal Consiglio federale”, si legge nella nota. Swisscom (quotata in Borsa, ma di proprietà per il 51% della Confederazione) nel 2023 ha realizzato un fatturato di 11 miliardi di franchi, di cui il 23% (2,6 miliardi) conseguiti da Fastweb, acquistata nel 2007. Vodafone Italia nell’esercizio 2022/2023 ha messo a referto ricavi per 4,4 miliardi di euro. La nuova entità nata dalla fusione potrebbe quindi grossomodo generare vendite per 7 miliardi di euro. Vodafone Italia ha 5’700 dipendenti, Fastweb 3mila. Swisscom riteneva che l’acquisto di Fastweb avrebbe fornito opportunità di crescita, data la saturazione del mercato svizzero. Fastweb offriva però solo banda larga e doveva acquistare la telefonia mobile. La situazione è destinata a cambiare con la fusione con Vodafone: potranno cioè essere offerti pacchetti combinati.
L’operazione inquieta Lorenzo Quadri. Con un’interpellanza, il consigliere nazionale della Lega chiede al Consiglio federale se il mandato di servizio universale in Svizzera possa risentirne, se qualcosa andasse storto in Italia. Il deputato luganese chiede inoltre al governo se le operazioni all’estero non comportino il rischio di far mancare i mezzi necessari in Svizzera per sviluppare l’offerta di servizi a banda ultralarga, soprattutto nelle regioni periferiche. L’Udc si dice contraria ad “avventure all’estero con una garanzia statale de facto”. “Se Swisscom vuole completa libertà imprenditoriale, dev’essere privatizzata”, scrive il partito in una nota.