L’accoltellatore di Zurigo sarebbe vicino all’Isis
Zurigo – Il 15enne che sabato sera, 2 marzo, ha accoltellato un 50enne ebreo ortodosso in città a Zurigo solidarizza con il gruppo terroristico Stato Islamico (Isis), secondo quanto indicato dalle autorità politiche zurighesi. Il giovane, che si trova in carcere preventivo, ha origini tunisine.
Inquirenti e autorità hanno fornito alcune informazioni sull’autore dell’attacco. Il presidente del Consiglio di Stato zurighese, nonché capo del Dipartimento cantonale della sicurezza Mario Fehr, ha indicato che del 15enne esiste un video in cui il ragazzo commenta in arabo la propria azione criminale. Vi invoca una “lotta mondiale contro gli ebrei” e mostra solidarietà con l’Isis. Il filmato è un elemento dell’inchiesta, ha aggiunto l’ex politico del Ps. Il 15enne ha ottenuto la nazionalità svizzera nel 2011. Intanto, in un comunicato, la magistratura zurighese dei minorenni ha indicato che il ragazzo si trova in carcere preventivo. Il provvedimento è possibile in Svizzera anche per i bambini a partire dai dieci anni. Il Tribunale federale ha stabilito nel 2016 che ciò è ammissibile in singoli casi giustificati.
Nella nota, la procura dei minorenni ha precisato che l’indagine intende stabilire se il 15enne abbia agito da solo o in collaborazione con altri.
Tenuto conto della giovane età dell’autore dell’atto criminale, Fehr ha affermato che la grave vicenda di sabato dovrebbe fungere da base per una discussione su un inasprimento del diritto penale minorile. Bisognerebbe creare i mezzi giuridici per “togliere definitivamente dalla circolazione criminali del genere”.
Fehr ha descritto la violenza del giovane come “attacco vile” e “atto di terrorismo”. “Qualcuno è stato accoltellato solo a causa della sua religione”, ha deplorato. Il senso di sicurezza dei concittadini ebrei è stato scosso. “Faremo tutto il possibile per farli sentire di nuovo al sicuro”.
Secondo la municipale di Zurigo Karin Rykart (Verdi), responsabile del Dicastero della sicurezza, le misure di protezione per le istituzioni ebraiche della città sono state immediatamente potenziate e saranno mantenute tali fino a quando necessario. Dopo varie organizzazioni ebraiche e antirazziste, ieri hanno espresso la loro ferma condanna dell’attentato alcune associazioni musulmane svizzere. Al coro di sdegno si sono uniti la presidente della Confederazione Viola Amherd e il capo del Dipartimento federale di giustizia e poliziaBeatJans.