Psg e Bayern, due giganti sull’orlo di una crisi di nervi
Champions League, ritorno degli ottavi di finale
Contro la Lazio, questa sera, l’obiettivo del Bayern Monaco sarà quello di ribaltare un risultato deficitario (0-1) e accedere ai quarti di finale di Champions League. Per i bavaresi, a 10 punti dal Bayer Leverkusen in campionato a dieci partite dalla fine ed eliminati dalla Coppa di Germania, la Champions sembra paradossalmente una delle ultime speranze per evitare di ritrovarsi nel 2024, per la prima volta dal 2011, senza un trofeo da aggiungere alla collezione (potrebbe esserci ancora l’aneddotica Supercoppa di Germania se il Leverkusen dovesse vincere Meisterschale e Coppa). La Champions, tuttavia, rimane un’opzione imprescindibile, non fosse altro che per il montepremi in palio: se i tedeschi dovessero aggiudicarsi il trofeo, intascherebbero qualcosa come 43,1 milioni di euro (oltre a quanto già intascato sin qui). Anche solo raggiungere i quarti di finali porterebbe nelle casse bavaresi altri 10,6 milioni. Classifiche alla mano, la Lazio, nona in Serie A e reduce da tre sconfitte nelle ultime quattro apparizioni, non dovrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile. È però vero che nella sfida d’andata il Bayern non è riuscito a concludere una sola volta in porta. E nemmeno in Bundesliga le cose vanno benissimo, con le recenti sconfitte contro Bayer Leverkusen e Bochum, il pareggio con il Friburgo e la sola vittoria 2-1 con il Lipsia.
Il Bayern Monaco, sei volte campione d’Europa, ha partecipato alla massima competizione calcistica europea per 40 volte e ha fallito l’accesso ai quarti di finale solo in sei occasioni. L’ultima volta risale al 2019 contro il Liverpool (vincitore finale della competizione). L’arrivo di Thomas Tuchel lo scorso 24 marzo in sostituzione di Julian Nagelsmann non ha avuto l’effetto sperato. L’ex tecnico del Chelsea ha sì condotto la squadra alla vittoria in Bundesliga, ma il successo è giunto più per l’harakiri del Borussia Dortmund che per i meriti dei bavaresi. Per il tecnico, la fine della stagione assomiglia a un curioso tour d’addio, poiché il suo contratto alla guida del Bayern, inizialmente fissato fino al 30 giugno 2025, è stato ridotto di un anno dalla dirigenza del club, a causa di una serie di risultati negativi. A differenza dei cantanti a fine carriera, però, Tuchel non sa a quante rappresentazioni avrà ancora diritto. Il fatto che sia tuttora in carica è probabilmente dovuto anche alla mancanza di alternative. In ogni caso, sono diverse le voci che chiedono il suo immediato licenziamento. E la pressione non è diminuita dopo il 2-2 a Friburgo.
Il caso Mbappé
Il Paris Saint-Germain dovrà superare le attuali tensioni tra Kylian Mbappé e l’allenatore Luis Enrique se quest’oggi, di fronte alla Real Sociedad, vorrà tornare ai quarti di finale di Champions League dopo due anni di assenza. Avendo vinto per 2-0 al Parc des Princes il 14 febbraio, il Psg dispone di un cuscinetto teoricamente confortevole in vista dell’incontro con una squadra basca che sabato a Siviglia ha subito la quinta sconfitta nelle ultime sei partite (3-2). Tuttavia, la compagine parigina si trova da diversi giorni in uno stato di crisi latente e la situazione è diventata molto più tesa e accesa da quando Kylian Mbappé ha annunciato la sua intenzione di lasciare il club a fine stagione. La sua sostituzione nell’intervallo di venerdì a Monaco (0-0), dopo altre due partite deliberatamente interrotte da Luis Enrique contro Nantes e Rennes, ha provocato uno shock dalle conseguenze sconosciute. Uno stato d’animo che, verosimilmente, rimarrà invariato fino a fine stagione. Tuttavia, una vittoria chiara tanto sotto il profilo del risultato, quanto sotto quello della prestazione, potrebbe contribuire a rasserenare gli animi quel tanto che basta per sopportare gli ultimi tre mesi di coabitazione forzata.