I Magnifici 7 europei tra lusso, tecnologia ed energia
Insieme valgono meno della metà della sola Microsoft
Anche l’Europa ha i suoi Magnifici 7. Se negli Usa il rialzo dell’S&P 500 è stato guidato da un manipolo di società ad alto potenziale di crescita e larga marginalità, anche in Europa l’indice Eurostoxx 50, sui massimi storici, ha beneficiato dell’ottimo stato di salute di un gruppo di titoli altrettanto performanti. Ma se i cosiddetti Magnifici 7 statunitensi sono tutte società tecnologiche, in Europa la squadra è piuttosto bene assortita. Prodotti di consumo, lusso, energie e tecnologia, hanno spinto verso l’alto il listino europeo tenendo il passo con quello a stelle e strisce. Anzi, nell’anno in corso il ritmo delle stelle del Vecchio continente è addirittura superiore a quello delle cugine americane.
Il passo dei più veloci
In Usa infatti il club dei Magnifici 7 potrebbe iniziare a restringersi con Tesla e Apple, che faticano a tenere il passo degli altri. Ma la pattuglia nordamericana si conferma comunque la più importante in termini di capitalizzazione: tutti insieme i Magnifici europei valgono 1’300 miliardi di euro, meno della metà della sola Microsoft. Gli analisti di Citi hanno di recente emesso una nota nella quale hanno presentato un elenco di aziende europee leader definite «Super 7», spiegando agli investitori che queste società offrono margini di profitto comparabili a quelli dei leader statunitensi. Gli esperti hanno individuato alcune grandi società europee con caratteristiche simili alle stelle Usa e che potrebbero addirittura superarle. I “Super 7” di Citi hanno valutazioni più basse rispetto ai cugini nordamericani offrendo margini di profitto altrettanto interessanti, ma con performance più deboli anche del 70% dall’inizio del 2023, il che suggerisce un potenziale di miglioramento.
La lista comprende: Novo Nordisk, Asml holdings, Lvmh, Sap Schneider Electric, Compagnie Financière Richemont e Ferrari. L’Economia del Corriere della Sera ha messo insieme il punto di vista della banca d’affari con alcuni parametri di mercato, stilando a sua volta una lista di società che sino a questo momento hanno trascinato al rialzo il listino europeo, creando lo stesso effetto concentrazione che si è verificato sull’S&P 500.
In cima alla lista c’è Asml holding, la società di semiconduttori, che in Europa sta ripercorrendo gli stessi passi di Nvidia, ma ovviamente con le dovute proporzioni. La società olandese capitalizza poco più di 300 miliardi di euro, rispetto ai 2’300 miliardi di dollari di Nvidia. In comune le due società hanno delle valutazioni elevate in valore assoluto: la prima tratta oltre 40 volte gli utili attesi, la seconda oltre 70. I principali concorrenti trattano poco sopra le 11 volte. Ma nonostante i titoli siano cari, gli analisti continuano a essere positivi: secondo il consenso di Bloomberg i giudizi d’acquisto su Asml sono 29, 10 consigliano di mantenere e solo 2 di vendere il titolo. Tra i prudenti del consensus c’è Equita, che dopo la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2024 ha confermato il giudizio Hold e il target price a 64 euro. Secondo gli esperti: «Incoraggiante la raccolta ordini che riteniamo legata al tema delle memorie ad alte prestazioni (Hbm) per supportare l’intelligenza artificiale».
La moda
Tra i Magnifici sette europei anche due aziende legate all’industria della moda, sebbene con posizionamento molto diverso: Hermès e Inditex. Il primo è uno dei principali marchi di lusso al mondo, il secondo espressione della cosiddetta fast fashion, ovvero Zara. La società francese in un anno ha messo a segno un rialzo del 16%, rispetto al +10% dell’Eurostoxx, mentre l’azienda spagnola ha guadagnato oltre il 40%. Il settore in generale gode di ottima salute nonostante l’inflazione e il rallentamento dei consumi cinesi, storicamente grandi consumatori di prodotti di lusso.
Hermès ha infatti annunciato che aumenterà i prezzi nel 2024 dopo che le vendite sono aumentate del 17,5% nel quarto trimestre dell’anno precedente, dimostrando la resilienza degli acquirenti di fascia alta nonostante la debolezza economica. Per questo gli analisti di Morgan Stanley hanno confermato il proprio giudizio Overweigth con target di 2’520 euro, pari a un potenziale di rialzo superiore al 20% rispetto ai prezzi attuali. Secondo Bloomberg sono 11 gli analisti che consigliano di comprare il titolo e solo 2 di vendere.