Da allora i cavalli sono diventati la sua passione
Lavinia aveva sei anni quando si è ammalata di leucemia. Faceva dentro e fuori dal reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale San Giovanni di Bellinzona. Sua mamma Martina Gasparotto ha saputo trasformare la malattia in un gioco, ispirandosi al film di Benigni ‘La vita è bella’. “Eravamo in un vortice, la aiutavo a prendere tutto in modo positivo. Non si andava a fare chemioterapia – racconta – ma a scambiare figurine dei calciatori col dottore”. Lavinia ha giocato, scoperto una nuova passione e vinto. Oggi la tredicenne ha una vita normale.
Il suo desiderio, realizzato da Make-A-Wish, è stato un weekend in una scuderia con cavalli acrobatici in Romandia. «È stata la ciliegina sulla torta. Le volontarie, Desirée e Jill, ci sono state vicine in un momento difficile, donandoci momenti felici che non scorderemo mai». Da allora Lavinia ha maturato una passione per l’equitazione con ottimi risultati. «È arrivata seconda in Italia nel suo ambito ‘best rider progetto sport’», precisa con fierezza. Da qualche anno la famiglia si è spostata in Italia, l’incubo della malattia ha mollato la morsa. «Si deve convivere col dubbio che possa tornare, poi penso alle belle persone che abbiamo incontrato e tutto passa».
Per famiglie ‘consumate’ dalla costante preoccupazione di un figlio malato, spostare l’attenzione su qualcosa di gioioso è una piacevole tregua che porta allegria a tutti, anche ai fratelli, talvolta trascurati. Rafforza la resilienza e crea ricordi positivi comuni. «Ho visto tanti bambini con malattie croniche invalidanti rifiorire dopo aver realizzato il loro desiderio. È un’esperienza che può dare un indirizzo diverso alla loro vita. Per un bambino di 10 anni appassionato di vela avevamo organizzato una gita in barca a Genova. Oggi sta bene ed è diventato istruttore di vela», commenta ancora la volontaria.