‘Misterioso incidente’ di Gobbi, le bocche sono (per ora) cucite
Silenzio di governo, Polizia cantonale e Magistratura
«È stato depositato un atto parlamentare e il Consiglio di Stato risponderà quindi alle domande poste in quella sede. Il collega Norman Gobbi ha già espresso al vostro giornale le sue considerazioni, delle quali come collegio prendiamo atto». Da noi sollecitato il presidente del governo
Raffaele De Rosa non ha voluto esprimersi su quanto scritto nell’edizione di ieri intorno alle vicende che riguardano il consigliere di Stato
Norman Gobbi. Ovvero: le modalità con cui è stato eseguito il controllo del tasso alcolemico al direttore del Dipartimento istituzioni e coordinatore della Lega dopo essere stato coinvolto in un incidente della circolazione.
A portare il tema all’attenzione pubblica, il deputato e presidente del Centro Fiorenzo Dadò che, attraverso un’interpellanza inoltrata al governo, chiede lumi a proposito di “un misterioso incidente e un possibile caso di abuso di potere con protagonista un personaggio politico”. Gobbi, appunto.
Silenzio anche tra le fila della Polizia cantonale. Alla quale abbiamo posto delle domande di carattere generale sulle procedure che regolano un controllo del tasso alcolemico alla guida. Motivazione della non risposta? Come per De Rosa, il fatto che sia pendente l’interpellanza di
Dadò. Rispetto alla casistica e al luogo in cui viene effettuato un test probatorio, alle tempistiche che distanziano il primo test e quello probatorio e alle modalità di inserimento dei dati in occasione di un test probatorio, Renato
Pizolli, ufficiale responsabile del Servizio comunicazione, media e prevenzione della Polizia cantonale, ha argomentato che, “come da prassi, dato che sulla questione è pendente un atto parlamentare, al momento non ci esprimiamo, nemmeno in termini generali. Le informazioni sulla procedura saranno fornite in sede di risposta da parte delle istanze deputate”. Da noi interpellato, anche il Ministero pubblico per ora non si esprime.
Gobbi aveva dato mercoledì alla ‘ Regione’ la sua versione dei fatti confermando l’incidente, ma chiarendo: “L’impatto, pur con la prudenza dovuta, è stato inevitabile. Nonostante lo spavento non ci sono per fortuna state conseguenze gravi. Sono stato io a chiamare la polizia. All’alcol test precursore sono risultato lievemente superiore al limite, sono quindi stato sottoposto al test probatorio, quello definitivo, da cui è risultato che ero nella norma. Il tutto si è svolto, sia ben chiaro, nel rispetto della procedura”.