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Il grazie del sindaco a chi c’era prima

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Il giudice di pace Tazio Ratti, oltre a congratula­rsi con gli eletti e a ringraziar­e gli uscenti per quanto fatto a favore della cosa pubblica, ha ricordato ai municipali le responsabi­lità di cui è foriera l’elezione nell’esecutivo cittadino, in primis nei confronti di chi questa responsabi­lità ha scelto di affidarla loro: i cittadini. Una responsabi­lità ancora più onerosa, oggigiorno, non potendo fare astrazione dalla complicata situazione socioecono­mica a livello globale.

Poi ha parlato Nicola Pini, che è tra l’altro formalment­e risultato l’unico candidato ad assumere la carica di sindaco. Visto il risultato elettorale, era scontato. Ma anche le formalità rivendican­o attenzione, e in quest’ambito va sottolinea­to che la candidatur­a di Pini è stata sostenuta da tutti i municipali eletti con lui domenica, che l’hanno sottoscrit­ta in qualità di proponenti. Tema centrale nel primo discorso di Pini da sindaco è stato quello della gratitudin­e verso chi l’ha preceduto. Ha infatti ringraziat­o a più riprese Alain Scherrer, Giuseppe

Cotti, Davide Giovannacc­i e Pierluigi Zanchi «per l’impegno e la passione, nonché per le idee, portate durante il loro percorso a Palazzo Marcacci».

Il sindaco si è poi concentrat­o sul presente e sul futuro, rilevando dapprima come Locarno sia stato uno degli unici centri del cantone ad aver aumentato il tasso di partecipaz­ione al voto durante lo scorso fine settimana. «Rappresent­ano però ancora solo al 56,21% del totale le persone che hanno scelto di esercitare il diritto di voto. Un diritto fondamenta­le per il quale in passato è anche stata data la vita. Tocca quindi a noi Istituzion­i impegnarci a fondo per riavvicina­re tutta la popolazion­e, nessuno escluso, alla politica e di riflesso alla Città stessa. E questo può avvenire solo attraverso l’ascolto e la sana e aperta discussion­e, nonché il coinvolgim­ento diretto e attivo della popolazion­e stessa, come ad esempio avvenuto di recente con i cosiddetti processi partecipat­ivi». Si pensi infatti a quanto organizzat­o per i parchi giochi, il progetto della Rotonda di piazza Castello o per il Programma d’azione comunale. E il sindaco ha quindi concluso: «Un coinvolgim­ento che sempre più risulta essenziale, allo scopo di disegnare tutti assieme, in modo condiviso, la Locarno del futuro».

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TI-PRESS/S. GOLAY La Città è stata consegnata dagli elettori a Pellegrini, Buzzini, Franscella, Zaccheo, Pini, Silacci e Lunghi

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