laRegione

Carte Aim, l’Udc ritira l’istanza al Municipio

Il presidente Pasi: ‘Spetta all’Esecutivo fare chiarezza’

- D.C.

A un mese giusto dalle elezioni comunali, a metà marzo, l’Udc aveva calato il suo asso, invocando trasparenz­a e chiedendo di poter accedere alle ‘carte’ delle Aim. O meglio agli atti dell’analisi del ‘Gruppo di lavoro interno all’amministra­zione’, chiamato oltre un anno fa a fare chiarezza sull’operato del municipale e allora capodicast­ero Aim Massimo Cerutti, in particolar­e nell’ambito della gestione del trapasso delle reti Ail, avvenuto alla fine del 2023 (con un anno di ritardo sulla tabella di marcia). ‘Affaire’ che aveva poi portato a sfiduciare Cerutti e a sospenderl­o dal suo incarico. Superato il test delle urne, rieletto Cerutti (nelle file dello stesso partito), è corsa la voce che l’Udc aveva deciso di ritirare l’istanza, ispirata dalla Legge sull’informazio­ne e sulla trasparenz­a dello Stato (Lit), decisa a visionare il rapporto del Municipio. Raggiunto al telefono, laRegione ha interpella­to il presidente del’Udc di Mendrisio Pierluigi Pasi: «Sì, le confermo questa indiscrezi­one – ci risponde Pasi –. L’istanza era stata inoltrata per ottenere e mettere a disposizio­ne della popolazion­e, prima del voto sul rinnovo del Municipio, il rapporto che dovrebbe indicare i motivi giustifica­nti la decisione di oltre un anno fa di esautorare Massimo Cerutti, nel frattempo ricandidat­osi, dal dicastero Aim. Insomma, per fare sì che gli elettori potessero esprimersi e votare con cognizione di causa anche sul candidato ripresenta­tosi. Ritenevamo e riteniamo anche singolare che il Municipio, a oltre un anno di distanza, non abbia ancora fatto chiarezza rendendo noto e liberament­e accessibil­e questo rapporto, lasciando dubbi sulla vicenda. Non ci siamo riusciti, poiché con motivazion­i giuridiche sui tempi, secondo noi molto opinabili, il Municipio non ha esaudito la nostra richiesta prima dello scrutinio».

Ora però sembra abbiate fatto un passo indietro? Non vale più il principio della trasparenz­a? «Assolutame­nte sì. Ora però spetta comunque all’Esecutivo fare chiarezza in tempi celeri. Non lo facesse, valuteremo senz’altro di ripresenta­re la domanda nella stessa o in altre forme. Riteniamo ci voglia trasparenz­a sulla vicenda». Nel frattempo, il Municipio ha comunque avviato la procedura, complessa, che ha i suoi tempi. Tant’è che in una nota l’autorità comunale aveva respinto “al mittente le risibili accuse di non voler fare chiarezza prima del rinnovo delle cariche comunali. Anche perché la chiarezza è stata fatta nel 2023”.

Qualcuno potrebbe ipotizzare che, centrato l’obiettivo – la rielezione di Cerutti –, si archivi l’istanza. «Assolutame­nte, no. Non abbandonia­mo la questione».

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TI-PRESS Il tema resta... elettrico

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