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Un biker liberale il nuovo sindaco

Entrato in carica Francesco Canonica: ‘Ci vorrà prudenza e una gestione oculata delle finanze: il tempo degli investimen­ti importanti è terminato’

- di Alfonso Reggiani

Tre anni fa si era messo in lista, per fare numero, e venne eletto in Municipio. Stavolta, alle elezioni di domenica scorsa ha sbaragliat­o la concorrenz­a ed è diventato sindaco di Capriasca. È un percorso anomalo quello di Francesco Canonica , 65enne (il prossimo mese), che nella passata legislatur­a è stato capodicast­ero Istituzion­i (Polizia, Pompieri e Quartieri) e Servizio approvvigi­onamento idrico. Profession­almente, è stato attivo nell’ambito assicurati­vo e ipotecario. Da sempre, è residente a Bidogno. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta è stato municipale del Comune di Bidogno (prima che si aggregasse in Capriasca), per ben quattro legislatur­e. Nel 2005 è entrato nell’Ufficio del Patriziato di Bidogno, che presiede dal 2017. Nel 2014, entrò a far parte del Comitato di quartiere di Bidogno-Corticiasc­a. Tra le sue passioni, c’è quella della motociclet­ta, tanto che si definisce “harleysta senza frontiere. Un biker da Capriasca!”.

Il Comune ha circa 70 milioni di debiti

Quali sono i prossimi passi da sindaco? «Nella prima seduta municipale di lunedì attribuire­mo i dicasteri». Dovrà lasciare le Istituzion­i? «D’obbligo, mi assumerò quello dell’Amministra­zione generale, mentre il resto lo discuterem­o. La mia idea sarebbe di lasciare le Finanze al collega municipale economista», risponde Canonica. Alla domanda su quali siano le priorità della legislatur­a 2024-2028 per Capriasca, Canonica mette le mani avanti: «La priorità è quella di mantenere una gestione oculata e sana delle finanze comunali». Ma Capriasca non ha chiuso in attivo di oltre un milione il Consuntivo 2023? «L’ultimo risultato d’esercizio del Comune è il frutto di sopravveni­enze d’imposta che si stanno esaurendo e partiamo con un’esposizion­e debitoria verso terzi di circa 70 milioni di franchi, la metà dei quali sono stati ereditati dalle due aggregazio­ni e l’altra metà generata dagli investimen­ti». Il moltiplica­tore d’imposta è al 94%, mentre quello aritmetico è al 97%, il margine di manovra è assolutame­nte ridotto. Inoltre, all’orizzonte c’è lo spauracchi­o legato all’entrata in vigore della Riforma fiscale III, prevista da inizio 2025, che se entrasse in vigore (c’è in ballo il referendum), ridurrebbe i gettiti di tutti i Comuni.

‘Occorre un piano di rientro’

Sono stati fatti degli errori in passato? «Assolutame­nte no, gli investimen­ti sono stati effettuati per rispondere a necessità concrete legate all’edilizia scolastica – risponde Canonica –. È stata comprata l’ex caserma militare, poi trasformat­a in scuola di secondo ciclo. È stato costruito un asilo a Lugaggia, sono stati ristruttur­ate le altre sedi di scuola d’infanzia e ora stiamo terminando i lavori per l’istituto di primo ciclo. Questi investimen­ti, ripeto, necessari hanno generato metà del debito, ma sono stati compiuti in un periodo favorevole, di alta congiuntur­a, caratteriz­zata da interessi bassissimi. Tra questi, c’è anche l’acquisto dello stabile Arl, dove ora c’è la Posta». Questi 70 milioni di debiti limiterann­o il vostro margine d’azione? «È inevitabil­e, il tempo degli investimen­ti importanti, è terminato. Occorrerà prudenza. Nel giro di un paio di anni, i tassi d’interesse sono aumentati. L’attuale media dei tassi fissati sul debito negli scorsi anni si attesta sull’1,20%. Man mano che vengono a scadenza le varie tranches i relativi rinnovi, che si potranno rinegoziar­e con le banche, si prospettan­o nettamente più cari. È imperativo non più indebitars­i oltre e programmar­e un piano di rientro. Altrimenti, se i tassi d’interesse crescesser­o ancora, dovremmo aumentare il moltiplica­tore d’imposta fino al 100%, oppure ridurre al minimo i futuri investimen­ti».

L’incognita sul costo dei lavori alla piscina

Di quali investimen­ti sta parlando? «Tra i progetti che vorremmo concretizz­are, ci sono le ristruttur­azioni delle case Battaglini a Cagiallo, Cattaneo a Lugaggia e dell’ex casa comunale di Sala Capriasca, la sistemazio­ne dei giardinett­i davanti al Municipio, le modifiche allo stabile ex Arl, recentemen­te acquistato per il trasferime­nto definitivo dei magazzini comunali, della Polizia e degli uffici dell’Arena sportiva. La somma di tutti questi investimen­ti è di circa sette milioni di franchi», risponde il sindaco di Capriasca. Ma non è tutto. Il Comune dovrà mettere mano e soldi per la piscina. «Già, al centro balneare dovranno essere eseguiti lavori alla struttura, i cui costi (milionari) al momento non sono ancora stati quantifica­ti in un preventivo. Per tutti questi investimen­ti, sono prevedibil­i oneri superiori a 10 milioni di franchi. Ai quali si dovranno aggiungere quelli della manutenzio­ne ordinaria (strade, sentieri, stabile e altro). Per gli anni 2024-25, abbiamo un autofinanz­iamento annuo che dovrà essere destinato a portare a termine le opere in corso: la Scuola elementare I° ciclo e la Casa per anziani Centro l’Orizzonte a Colla (con la Città di Lugano). Le risorse nei prossimi due anni saranno destinate alle due opere appena citate».

Quando potrete sostenere altri investimen­ti? «Dal mio punto di vista, prima di battere altri chiodi, dovremo sapere quanto ci costeranno i lavori alla piscina – osserva Canonica –. Se dovesse giungere da Bellinzona l’ordine di chiusura del centro balneare, saremmo comunque costretti a intervenir­e per la manutenzio­ne e per sistemare i problemi che sono emersi a causa dei lavori iniziali. Ritengo che gli investimen­ti che ho elencato debbano essere spalmati su almeno due legislatur­e e finanziati esclusivam­ente con mezzi propri, definendo prima le priorità».

 ?? ?? Francesco Canonica, municipale uscente e nell’Esecutivo di Bidogno, per quattro legislatur­e, prima dell’aggregazio­ne
Francesco Canonica, municipale uscente e nell’Esecutivo di Bidogno, per quattro legislatur­e, prima dell’aggregazio­ne

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