I QUARANT' ANNI DEL ROCK DIALETTALE “MADE IN TICINO”
Li festeggia la pionieristica Scarp da Tennis Band
Il “la” al cosiddetto “Mundartrock”, il rock dialettale, l'hanno dato, verso la fine degli anni Sessanta e nella prima metà dei Settanta, solisti e gruppi della Svizzera tedesca come Toni Vescoli, Minstrels, Rumpelstilz, Polo Hofer e Span. La consacrazione per questo genere musicale è avvenuta negli anni Novanta, grazie ad artisti quali - ne citiamo solo alcuni Züri West, Patent Ochsner, Gölä, Plüsch, Sina, Mash, Florian Ast e Adrian Stern.
E da noi? C'è voluto tempo, ma adesso pure qui la gente apprezza e segue quanto Vomitors, Piace? (locarnesi) e Vad Vuc (mendrisiensi) - fra i più popolari e gettonati - vanno proponendo. Per dare a Cesare quel che è di Cesare, va però detto che pioniera in questo ambito, a livello ticinese, è stata la bellinzonese Scarp da Tennis Band di Mario Del Don.
Band in scena da quarant'anni e al cui lancio, concedetemi una punta di immodestia, ho contribuito pure io, in particolare organizzando concerti, il più importante dei quali (“Milano incontra Colonia”) nel 1983 in piazza del Sole con i tedeschi BAP ed Enzo Jannacci, da sempre principale modello e fonte d'ispirazione per Mario e soci.
Come ho già avuto modo di ribadire in altre occasioni, quando il poliedrico artista, che ho cominciato ad ammirare da ragazzino, ai tempi dei mitici Nighbirds, mi disse che intendeva darsi al rock dialettale, provai un misto di delusione e perplessità, perchè ero abituato a ben altre proposte. Dopo l'ascolto delle prime incisioni, però, dovetti ricredermi, sia per il “tiro” dei brani sia per i testi, originale, inebriante cocktail di ironia e poesia.
Nel tempo la cerchia di estimatori dell'ensemble si è molto allargata, grazie anche ad una originale trovata: gli spettacoli della band sono stati arricchiti dalla proiezione di fumetti opera di Del Don - ispirati dai testi dei pezzi in repertorio. In attesa che la situazione (covid) migliori, consentendo di riprendere l'attività concertistica, la Scarp da Tennis Band abbozza idee per un nuovo cd.
Quanto al leader, è intenzionato a festeggiare l'importante quarantesimo con una mostra (“StraordiMario Bis!”).
Occasione per riportare alla memoria pure i suoi brillanti trascorsi televisivi, sia come scenografo che come protagonista, con Cito Steiger, della “Palmita”, fra i più innovativi programmi della Televisione della Svizzera italiana.
Dall'inno dell'ACB ai fumetti
La Scarp da Tennis Bass Bianch e Bleu Bru tt Blues Band viene fondata nel 1980. Ne fanno parte Tiziano Caprara (batteria), Mario Del Don (basso), Fabrizio Ghiringhelli (chitarra) e Mitch Seitz (chitarra e tastiera).
Nel 1982 il nome del gruppo si accorcia: Scarp da Tennis Band.
L'anno dopo esce il 45 giri “Rott, Ratt, Rüüt, Rock!” (ispirato dalle vicende che hanno caratterizzato il salvataggio del Teatro Sociale). Sul retro: “Alé, Granata Alé” (inno dell' ACB). Dopo la pubblicazione del disco, i musicisti decidono di puntare sul rock-cabaret, alternando le canzoni a divertenti gags. Nel 1987 viene pubblicata la musicassetta “Na macchina coi rügh!”.
Nel 1993 si aggiungono al gruppo Graziano Aiani (trombone), Mario Berti (tromba) e Giorgio Marioni (sax). Nel 1997 il primo CD: “Semm restaa senza stringh!”. Nel 2000 lasciano Caprara e Seitz, la band si scioglie per dare vita, non molto tempo dopo, con l'arrivo di Giovanni Galfetti (tastiere) e Oliviero Giovannoni (batteria), al Mario Del Don Rock Menu. Nel 2001 viene pubblicato un altro CD, “Pan, büteŕ e confitüra”, il cui brano trainante ancora oggi è gettonatissimo. Nel 2005 il terzo album: “Gelati, casteǵ n e südoo”, accompagnato dal primo fumetto in dialetto bellinzonese, opera di Mario Del Don.
Nel 2006 lasciano Galfetti e Giovannoni; nel 2009 torna Tiziano Caprara e riprende l'avventura della Scarp da Tennis Band. L'anno dopo, completando l'organico, si aggrega al gruppo il tastierista e armonicista locarnese Marco Meneganti. La SDTB ha all'attivo pure apparizioni televisive, video clips, colonne sonore, spettacoli teatrali ed open air.