Del Don: il mio rock è come un fumetto

Buona parte del suo tempo Mario al momento la dedica ai fumetti. Sono stato nel suo atelier di Bellinzona per ammirarli in anteprima. Il nome della band, Scarp da Tennis, è un chiaro omaggio a Enzo Jannacci, cui, tanti anni fa, avete avuto il piacere di aprire un concerto. Come si comportò con voi? “Fu affabile, dimostro curiosità e simpatia nei nostri confronti. Purtroppo nessuno pensò a fotografarci insieme. Nel CD “Semm restaa senza stringh!”, però, c è una parte dell' intervista radiofonica che rilasciò in quell' occasione parlando di noi. Pure questo è un omaggio a Enzo.”

Nell' accennare ai fumetti che realizza ispirandosi a brani suoi e di altri artisti, a Mario brillano gli occhi: “Mi inorgogliscono. Servono a illustrare i testi durante i concerti, rendere l' ascolto più attento. Recentemente dal bianco e nero sono passato al colore. Una meraviglia! Una serie di disegni l' ho realizzata per una trentina di covers di celebri pezzi, tra cui 'Vecchio frac' di Modugno. Siamo gli unici ad aver avuto l' idea, almeno da noi.”

Per quanto concerne la scena rock dialettale della Svizzera italiana, da quando avete cominciato ad esibirvi ad oggi è cambiato qualcosa?“Meno possibilità di suonare, per scarsità di locali adatti (come lo è stato, ad esempio, il mitico Pasinetti di Gorduno). Quanto a giornali, radio e televisione, al contrario di ciò che succede nella Svizzera tedesca e in quella romanda, non è che si sprechino nel parlare di gruppi come il nostro. Fatta eccezione per alcuni privilegiati … Comunque il pubblico c' è, non molliamo, molti i progetti che ancora intendiamo realizzare.”

E il COVID? “Abbiamo ripreso da poco con le prove, con grande prudenza. Per non perdere l' allenamento. Concerti, però, per il momento niente. Non ci voleva proprio.”

Visto che la rivista tratta di gastronomia, ti chiedo: sai cucinare? “Non sono cuoco, ma mi apprezzano. Sono forte con i risotti, le insalate di riso e lo sminuzzato di pollo alla thailandese. Ricetta, questa, suggeritami da un collega”.