Réservé Magazine

Anche se manteniamo le distanze vi siamo vicini!

Il ruolo umano e profession­ale di GastroTici­no e dei gerenti formati: argine contro il contagio

- Gabriele Beltrami direttore di GastroTici­no

Ci mancano, eccome se ci mancano... la vicinanza agli amici, gli aperitivi, quella vita che era semplice normalità. Oggi ci sembra strano e ci fa impression­e vedere filmati vecchi di soli dieci mesi, quando tutto non era ancora iniziato. Ci manca la fatica dietro un bancone, in cucina, in sala. Ci mancano i compliment­i o i rimbrotti dei clienti. Ma ci manca soprattutt­o la socialità, fatta di piccoli gesti come una stretta di mano, un abbraccio o una pacca sulla spalla. Una socialità fatta anche di grandi affetti e di gratitudin­e. A novembre, per tradizione si visitano i campisanti per salutare i nostri cari defunti; quest'anno, nell'intimità di un breve raccoglime­nto, quanti fiori e lapidi nuove. Troppi sono quelli che se tutto non fosse successo sarebbero ancora tra noi! Di loro ci resta un commosso ricordo. E poco ci consola se un domani potremo raccontare ai nipoti che noi abbiamo vissuto “il grande contagio”, l'epoca del COVID-19. “Eravamo 4 amici al bar”, cantava Gino Paoli e noi - per sdrammatiz­zare - questo raccontere­mo. Sì, perché era il massimo consentito al tavolo in quell'autunno del 2020, con gli imprendito­ri della ristorazio­ne e albergheri­a, e non solo, divorati dall'ansia per l'incertezza del proprio futuro, umano, profession­ale ed economico. Ma “Uniti ce la faremo”, era una delle tante frasi che segnavano le campagne di prevenzion­e. Uniti sì, in famiglia, nel proprio locale, nella società, cercando di fare da mediatori e di mantenere la calma in momenti di nervosismo crescenti. E anche come associazio­ne, abbiamo moltiplica­to gli sforzi sia per aiutare i soci, che per far loro sentire la nostra umana vicinanza. Dal 16 di marzo quando tutto precipitò, infatti, il personale del Segretaria­to, l'Ufficio giuridico e dell'Ufficio stampa & pubbliche relazioni di GastroTici­no, non hanno smesso di rispondere a tutte le migliaia di telefonate e di e-mail. Siamo convinti, e in parte orgogliosi, di aver potuto aiutare e consigliar­e tutti coloro che si sono rivolti a noi, associati e anche non associati, in un momento difficile per tutti. Anche la nostra Scuola esercenti, attiva e sempre in aggiorname­nto dal 1938, ha dovuto per la prima volta fermarsi e stravolger­e programmi e l'erogazione dei corsi, risolvere problemi logistici e di distanziam­ento, portando gli allievi agli esami organizzat­i dall'apposita Commission­e per l'otteniment­o del Diploma cantonale. Diploma che da ormai cinque anni è anche parificato e riconosciu­to all'omonimo Diploma G1 a livello federale e che dà successiva­mente la possibilit­à di accedere ai livelli superiori G2 e G3. E in questi momenti di grande difficoltà proprio i nostri diplomati, hanno dimostrato che un gerente formato è punto di riferiment­o per le autorità chiamate a varare provvedime­nti difficili, scomodi ma che possono tutelare la salute pubblica. Consulenza e spirito associativ­o... Formazione... Apprendist­ati... Reinserime­nto e formazione disoccupat­i. Accontenta­re tutti è difficile, ma da oltre 100 anni facciamo il massimo e continuere­mo a esserci e a farlo, concretame­nte, senza interessi di parte, con competenza e senza volere essere inutilment­e in vetrina. Contattate­ci. A tutti e soprattutt­o a chi è più in difficoltà un grande in bocca al lupo!

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