Le stranezze della cucina giapponese
La cucina giapponese non è solo fatta di sushi e sashimi. Esiste infatti una moltitudine di piatti che la nostra cultura occidentale difficilmente può immaginare e a volte nemmeno apprezzati dagli stessi locali. Uno di questi è il natto, un prodotto dalla fermentazione dei fagioli di soia e contiene i cosiddetti “batteri natto” ovvero i bacillus subtilis, responsabili del suo poco rassicurante aspetto filamentoso. Si tratta di potenti immunostimolanti efficaci nelle disfunzioni del tratto intestinale e urinario. Hanno però purtroppo un odore pungente e un sapore tremendo, terroso, un incrocio tra ricotta e fegato tritato. Viene gustato, si fa per dire, nella zona di Tokyo soprattutto durante la prima colazione (de gustibus...).
Un altro piatto originale è il shirako. Si tratta di un piatto speciale, di quelli che in genere vengono riservati alle feste o alle giornate particolari e non c'è amante della cucina giapponese che non lo abbia sperimentato. Attenzione però per chi è un po' schizzinoso perché è a base di liquido seminale di pesce, all'interno dei suoi stessi testicoli. Principalmente si usa quello di pesce palla o di salmone e si consuma incredibilmente crudo, accompagnato da verdure e riso bianco.
Umibudo o uva di mare è un piatto particolarmente apprezzato nella regione giapponese di Okinawa. Si tratta di un'alga commestibile, la Caulerpa lentillifera. Ha l'aspetto delle uova di pesce verdi, simili agli ikura, quegli ovetti rossi trasparenti che spesso si trovano nel sushi. Molti sostengono che il suo consumo sia anche causa dell'incredibile longevità degli abitanti dell'isola di Okinawa.
Sempre in tema di stranezze abbiamo l'inago no tsukudani un tipo di cavalletta che viene bollita in salsa di soia zuccherata. Di solito si mangia come snack dolce o assieme al solito riso bianco e i tamagogan, piccoli granchietti essiccati e croccanti che si mangiano come snack.
Tutti piatti troppo strani per voi? È solo una mera questione di abitudini e di gusti: certo una volta fatta l'abitudine, in particolare con lo shirako, non potrete davvero farne a meno.