CANZONI CHE PARLANO DI CIBO? VE NE SPADELLIAMO ALCUNE
Perché non scrivere qualcosa sulle canzoni a tema gastronomico? È la proposta del direttore Pesce. Già, perché no? E allora, senza seguire particolari criteri, ecco un piccolo (per motivi di spazio) elenco di brani in italiano, serissimi o ironici, che parlano di cibo o che lo usano come pretesto.
Per cominciare, ricorderei “Spaghetti, insalatina e una tazzina di caffè a Detroit” dell’indimenticato Fred Bongusto. Curiosità: in seguito al successo riscosso dal disco, a Nicola Arigliano fu chiesto di pubblicizzare il Digestivo Antonetto, reincidendo parte del testo per utilizzarlo come jingle. L’ incipit “Spaghetti, pollo, insalatina / e una tazzina di caffè, / a malapena riesco a mandar giù” fu però così modificato: “Spaghetti, pollo, peperoni, / tre polpette e sei bignè, / lo stomaco è pesante / e non ne posso più”.
Rimanendo negli anni Sessanta, il pensiero corre a quello che può essere considerato uno dei pezzi più famosi che mettono al centro un piatto: “Viva la pappa col pomodoro” dell’inossidabile Rita Pavone, con testo di Lina Wertmüller.
Pure gli autori impegnati si sono cimentati con composizioni inneggianti ai piaceri della tavola. Fra i tanti, Fabrizio De André, che negli anni Novanta sfornò “A Çimma”, scritta con il conterraneo Ivano Fossati. Ode a una preparazione tipica ligure, ossia la “Cima”, tasca di vitello ripiena. Francesco De Gregori, invece, accenna a pane e castagne nel titolo in un pezzo che parla d’ amore, “Pane e castagne”, appunto. Passando ai dolci, gustatevi “Rossetto e cioccolato” di Ornella Vanoni, per la quale costruire una relazione sentimentale è un come seguire una ricetta. Gli ingredienti: “Sciroppo di lampone”, “farina del proprio sacco”; il procedimento: “Si cuoce a fuoco lento / Mescolando con sentimento”; si serve: “Zucchero a velo / La gola soddisfatta”; e infine “ci si mastica poco a poco”.
E poi ci sono i caffè: fra i molti, quello di Fiorella Mannoia (nero e bollente), Pino Daniele (“Na tazzulella e cafè”) e Riccardo Del Turco (“Cosa hai messo nel caffè”). Quanto ai vini, tra un piatto e l’altro, potreste deliziarvi il palato con “Barbera e Champagne” di Giorgio Gaber.