Réservé Magazine

Itinerari: le ricette dei grandi chef ticinesi

Ricette di grandi chef ticinesi tutte da copiare scoprendo angoli suggestivi su 4 ruote

- Di Alessandro Pesce e Antonio Latella

Gastronomi­a, architettu­ra, design, tecnica, arte, sport, storia, natura e paesaggio. Sono le parole chiave di una serie di itinerari turistici che prenderann­o forma a ogni curva e a ogni piatto. Réservé e il Garage Stadio di Lugano vanno alla scoperta delle eccellenze del nostro Cantone a bordo di vetture innovative, fedeli compagne di momenti indimentic­abili come la nuova Renault Capture Plug-in. Oggi grazie anche alle proposte di “Ticino Turismo” e la collaboraz­ione di “Ticino a Tavola” e “Fatto in casa”, abbiniamo la moderna tecnologia che dà più sapore alla nostra voglia di una mobilità sostenibil­e, e il mangiare bene che vuol dire gustarsi la vita. Ecco perché per molti provare specialità regionali e piatti nuovi sono esperienze irrinuncia­bili nel corso di un viaggio. In fatto di buona tavola, il Canton Ticino non è secondo a nessuno. Vanta una tradizione gastronomi­ca e vitivinico­la ricca e varia, che ha i tratti caratteris­tici della cucina delle Prealpi meridional­i, in particolar­e della Lombardia, ma mantiene un'identità autonoma e profondame­nte legata al territorio.

I manicarett­i tipici del Ticino, infatti, nascono da prodotti regionali, prediletti senza eccezione dai cuochi dei grotti più rustici come dagli chef dei ristoranti più raffinati. La cucina mediterran­ea in stile ticinese è unica nel Paese e costituisc­e un ulteriore importante motivo per scegliere la Svizzera italiana come meta di un viaggio. Le ricette che seguono - altre ne seguiranno nelle prossime edizioni e gli interessat­i possono scriverci - sono elaborate da chef ticinesi, portano in tavola i piaceri del palato e permettono di sognare e pregustare la prossima uscita gastronomi­ca. Per alcune ricette, per motivi di spazio, rimandiamo al sito di Ticino Turismo (“ticino.ch/ricette” scegliendo grazie ai filtri), altre le riportiamo per intero. Buon appetito e buon viaggio. (arrivederc­i a marzo)

La nostra bellissima Captur E-tech Plug-in Hybrid ci attende al Garage Stadio dove Claudio Lazzaroni ci consegna il nuovo Urban Suv della casa francese, che rappresent­a un pilone portante nel futuro dell'elettrific­azione della Renault visto che la tecnologia scelta sfrutta un concetto inedito nel mondo delle vetture compatte che viene proposto in due varianti accomunate dallo stesso gruppo elettrific­ato.

L’itinerario di questa giornata alla scoperta delle prestazion­i e delle caratteris­tiche di questa moderna francesina è finalizzat­o anche all’incontro con le stuzzicant­i proposte gastronomi­che del nostro territorio, che riassumiam­o in queste pagine con gustose e ricercate ricette.

Prima di iniziare il nostro percorso, prendiamo confidenza con questa novità tecnologic­a che cambia in maniera molto sofisticat­a il modo di intendere l’ibrido nella mobilità moderna: si tratta di un modello denominato “Multimode” che prende a prestito dalla Formula 1 soluzioni all’avanguardi­a dell’ibrido seriale-parallelo in grado di sviluppare fino a 160 cv. È costituito da due unità elettriche, una da 67 cv e una da 34 cv, abbinate a un motore a benzina in grado di erogare 91 cv. Questa soluzione permette una drastica riduzione dei consumi che sono mediamente di 1.4 l per 100 km e un’emissione pari a 32 g/km. Il funzioname­nto dei tre motori viene completame­nte gestito dall’elettronic­a e permette una guida davvero molto efficiente e facile.

Ma partiamo per il nostro tour dirigendoc­i verso Ascona. La partenza è completame­nte “silenziosa”; infatti la Captur, come una normale elettrica, parte ad emissioni zero e continua la sua corsa per molti chilometri in questa modalità. Solo in autostrada con la richiesta di maggiore potenza, capiamo che il motore a combustion­e interviene nella marcia. Incredibil­e, senza alcuna vibrazione, senza nessun contraccol­po.

Una fluidità davvero impression­ante.

CASTELLO DEL SOLE - MATTIAS ROOCK

La nostra prima tappa è al Castello del Sole dove lo chef propone il suo “Risotto con asparagi freschi e Merlot ticinese”. Mattias Roock è capocuoco al Castello del Sole Beach Resort & Spa ad Ascona dal 2017. Gli ospiti dell'hotel a cinque stelle vengono immancabil­mente conquistat­i dalle sue creazioni che sono valse al ristorante gourmet Locanda Barbarossa, 1 stella Michelin e 18 punti Gault&millau. Il Castello del Sole sorge nel cuore dei 150 ettari dell'azienda agricola Terreni alla Maggia, appartenen­te alla stessa proprietà e attiva, oltre che nella produzione di vini e cereali, anche nella coltivazio­ne del riso.

Qui, nella risaia più settentrio­nale d'europa, e dunque del mondo, cresce una varietà di riso a chicco piccolo denominata “loto”. Un prodotto di prima qualità che Mattias Roock non manca di sfruttare in cucina. E che è alla base della ricetta che il grande chef consiglia di preparare a casa propria: risotto con asparagi freschi e Merlot ticinese; ingredient­i che, peraltro, possono essere ordinati sul sito terreniall­amaggia.ch.

 ??  ?? Coregone del Lago Maggiore, ricetta di Rolf Fliegauf, Ristorante Ecco, Ascona
Coregone del Lago Maggiore, ricetta di Rolf Fliegauf, Ristorante Ecco, Ascona
 ??  ?? Risotto con asparagi freschi e Merlot ticinese
Risotto con asparagi freschi e Merlot ticinese
 ??  ?? Mattias Roock Capocuoco Castello del Sole Beach Resort & Spa
Mattias Roock Capocuoco Castello del Sole Beach Resort & Spa

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