Venga da noi a colazione!
Origini, cibi, bevande, accessori e curiosità dal mondo
Frase molto ambigua: mi presento all'alba o a mezzogiorno? Mi offriranno caffellatte e cornetto o un pranzo sostanzioso? Nel tempo la parola ha cambiato spesso di significato. I frati, primi ad utilizzarla, si riferivano al pasto che si faceva dopo la riunione serale e il significato, derivato dal latino, era “riunione”, quindi lo stare insieme per consumare il cibo. Solo nel sesto secolo la regola Benedettina spostò la colazione subito dopo le preghiere del mattino. Si trattava, però, di qualcosa di piuttosto povero, solitamente un brodo con qualche pezzo di pane.
In seguito, la colazione fu, per i contadini, il pane che si portavano al campo, solo o condito con olio e aglio mentre i “cittadini” si nutrivano con una zuppa di pane e latte. In tempi più vicini a noi, in tutto il continente si passò alla tazzina di caffè o al caffelatte o al cappuccino. E compaiono quindi in tavola lattiera e caffettiera, magari, nella famiglia benestante, in lucido argento. E poi il bicchiere con la spremuta, il piatto con il cornetto, i contenitori con burro e marmellata. Ma è sempre uguale la “mise en place” per la colazione? Se anziché di "continentale", parliamo di colazione "internazionale" o "english breakfast", dobbiamo pure mettere il portauovo, i piatti per il bacon, i formaggi, i toast, i cereali e magari anche qualche dolcetto.
La panoramica più interessante e divertente è però quella che abbiamo guardando come fanno la colazione nel mondo e come sono abituati ad apparecchiare. Aringhe affumicate in Olanda, spaghetti o riso in brodo in Cina, salumi, spesso piccanti, uova e formaggi nell'europa dell'est, uova e pancetta in Inghilterra, pane tostato, olio e pomodoro in Spagna e poi zuppe di fagioli, salsicce, frittate, pasticci di uova e carni o salumi: insomma una varietà infinita che naturalmente prevede contenitori adatti a ogni tipo di cibo; troviamo così sulle tavole zuppiere, teglie da forno, tegami, vasetti di conserve. Il tutto accompagnato da caffè nero raramente cappuccino - e latte che però in Russia è spesso di cavalla mentre in Cina, dove non bevono latte, è di soia. Tra persone che si consideravano raffinate, il termine "colazione" prese anche, per un certo periodo, il significato di "pranzo" ingenerando spesso confusione e creando la “piccola colazione” ma guardando certe colazioni il termine piccola non mi sembra proprio adatto. E infine, come ha scritto qualche amante del vino, “A Meal without wine is called breakfast”.