Escursione fotografica al sentiero storico naturalistico di Sonvico
Quando usciamo a fare un'escursione, mentre ammiriamo un tramonto infuocato, una cascata fragorosa ci rendiamo conto che quella visione ci resterà impressa nella mente come un particolare ricordo di quella giornata. A volte però non basta, sia che siamo degli esperti o dei semplici appassionati, vorremmo immortalare quell'istante per poi rivederlo successivamente e rivivere l'emozione provata in quella determinata circostanza o mostrarlo agli amici. Personalmente sono molto attratta dalla fotografia, sia come arte, sia come filosofia. Attendere con pazienza il momento giusto per cogliere l'attimo fuggente. Se vogliamo fotografare degli animali, ad esempio delle marmotte, oltre a raggiungere il loro habitat, sempre cercando di non disturbarli, dobbiamo informarci sulle loro abitudini, pazientare ed aspettare in silenzio che escano dalle loro tane. Agli occhi di alcuni, tutto ciò potrà sembrare noioso, ma l'emozione degli scatti ripagherà l'attesa.
Un altro esempio che a mio parere rende bene l'idea è quello di fotografare un fulmine. Niente di più appagante che osservare lo schermo della fotocamera e vedere i dettagli della traiettoria della saetta, nella foto appena scattata, dopo aver passato diverso tempo in un improvvisato riparo durante un temporale estivo.
Vi propongo perciò un percorso circolare nel Luganese che si addice ad una piacevole escursione fotografica. Il Sentiero storico naturalistico di Sonvico, una camminata di circa 3 ore, per una lunghezza di poco più di 9 chilometri con un dislivello di 400 metri. Si parte da Sonvico, passando per Rosone e Madonna d'arla, raggiungendo il Monte Roveraccio per poi tornare nuovamente a Sonvico. È un territorio ricco di testimonianze storiche in correlazione con i quattro elementi naturali, Acqua, Fuoco, Terra e Cielo che ci permettono di riflettere sui legami e sul delicato equilibrio tra uomo e natura.
Come accennato vi sono svariati spunti fotografici, come il R'alborón, un castagno, probabilmente il più vecchio vegetale del nostro territorio, la ravvicinata visione sui Denti Della Vecchia, l'oratorio di San Martino, tra le più antiche chiese romaniche della nostra regione e molto altro ancora che lascio a voi il piacere di scoprire in qualsiasi periodo dell'anno.