IL PERSONAGGIO
Graziano Martignoni, se rimuoviamo il passato, con quello che comunque ha rappresentato per lo sviluppo complessivo, significa in un certo qual modo impoverirsi, perdere valori in un tempo che è già senza memoria… Dove si può trovare, secondo lei, un punto di convergenza e di sintesi tra le conquiste del passato e le sfide al rinnovamento continuo che il presente ci impone?
L'immagine che scelgo per rispondere a questa difficile domanda è quella dell'albero. Senza le radici che stanno nell'oscurità del terreno e che contengono le sue tante vite segrete e nascoste, l'albero non avrebbe vita. Se non ci fosse il tronco capace di erigersi verso il cielo e resistere con la forza del giunco alle intemperie, l'albero non avrebbe vita. Se non vi fossero i rami e le foglie, che danzano con la brezza del vento e giocano a rimpiattino con i raggi del sole e le gocce della pioggia, come fosse musica nella grande orchestra della foresta, l'albero non avrebbe vita. Così dovrebbe essere la nostra storia tra radici profonde da custodire e nutrire; tronchi da proteggere dalle lame dell'uomo predatore, perché sono come le memorie visibili della vita e, infine, foglie al vento, nella loro gioiosa giovinezza. la formazione non finisce mai