Fornitori e flessibilità
Tre Valli Gastropartner: flessibilità e capacità organizzativa per far fronte ai cambiamenti dettati dalla diffusione del Coronavirus
È trascorso oramai un anno dal primo lockdown, misura presa per contrastare la spaventosa diffusione della pandemia da COVID-19 che ha cambiato radicalmente le nostre vite, determinando un impatto negativo sulla nostra economia.
La Tre Valli Gastropartner SA di Giubiasco, fondata e diretta da Patrick Rusconi (affiancato dal direttore commerciale Marco Colombo), negli ultimi dodici mesi ha dovuto allentare il passo, essendo partner di primo piano nel Cantone per ristoranti, hotel, catering, mense scolastiche che contano sui suoi servizi per vedersi consegnare in modo rapido prodotti di qualità direttamente nelle rispettive cucine.
A seguito delle chiusure decise dal Consiglio Federale e dal Cantone per limitare i contagi, uno dei settori che ne ha risentito maggiormente è stato quello della ristorazione e dell'hotellerie
(e, nella scorsa primavera, degli istituti scolastici) che hanno dovuto sospendere le loro attività, o limitarle al solo servizio di asporto, con conseguente crollo delle ordinazioni di merce.
Un calo repentino che a catena ha travolto anche la Tre Valli, la quale nell'ultimo anno ha dovuto dare prova di massima flessibilità e capacità organizzativa per adattarsi a variabili ritmi di lavoro e alle nuove e accresciute norme in vigore sull'igiene e il distanziamento sociale. "Per fare fronte ai cambiamenti repentini dettati dalla diffusione del Coronavirus, abbiamo dovuto adattarci velocemente, ad esempio rivedendo i turni lavorativi, dotando il personale e la struttura di tutte le misure di protezione (mascherine, guanti, disinfettanti e plexiglas), sospendendo del tutto le consegne, oppure incrementandole con richieste eccezionali, come è successo con i 26 negozi Denner Satellite che riforniamo in esclusiva", evidenzia il CEO di Tre Valli, Patrick Rusconi. Abbiamo potuto richiedere le indennità per lavoro ridotto, a cui siamo ricorsi per un terzo dei nostri dipendenti (in totale siamo 29 persone), che ci hanno consentito di limitare le perdite, che indubbiamente registriamo sulla cifra d'affari globale, dovendo coprire tutti i costi fissi", osserva ancora Rusconi.
Fortunatamente il secondo lockdown, che sta penalizzando ulteriormente ristoranti e alberghi, mentre gli istituti scolastici e le mense sono rimasti aperti, cade in un periodo generalmente poco redditizio, i mesi di gennaio-febbraio-marzo: "noi subiamo i contraccolpi di uno dei settori tra i più colpiti, anche se specie negli ultimi anni abbiamo diversificato l'offerta sviluppando anche il canale della grande distribuzione". La progettualità non è comunque mancata: "Ci siamo dati da fare per apportare migliorie alla nostra sede di Giubiasco: pavimenti, accurate pulizie generali, riorganizzazione degli spazi, ampliamento del sistema informatico e un nuovo sito".
La Tre Valli mantiene un senso di ottimismo perché, dopo questa battuta d'arresto, la ripresa anche se non scontata ci sarà e, con essa, le aziende dovranno essere pronte a crescere nuovamente. (E.L.)