A tutto gas, a tutto gusto
Gastronomia, architettura, design, tecnica, arte, sport, storia, natura e paesaggio. Sono le parole chiave di una serie di itinerari turistici che prenderanno forma a ogni curva e a ogni piatto. Réservé e il Garage Stadio di Lugano vanno alla scoperta del
Questo nostro tour parte in "modalità virtuale": il nuovo Nissan Qashqai, che sostituisce il precedente modello di grandissimo successo, si fa attendere e, complice anche il periodo legato alla pandemia, non è ancora giunto negli showroom, anche se già numerose sono le ordinazioni da parte dei clienti che attendevano con entusiasmo il rinnovato crossover che ha inventato un nuovo modo di intendere l’auto da famiglia. Immaginiamoci quindi di come potrà essere questa nostra prova su strada alla scoperta del gusto e del territorio.
Bella è bella. Lo è sempre stata la Qashqai, ma il nuovo design, curato nei minimi dettagli, crea un nuovo stile, modernissimo e molto personale, nel rispetto delle ultime linee guida che caratterizzano la produzione Nissan degli ultimi anni.
Partiamo quindi da Lugano e ci immaginiamo come la nuova tecnologia Mild Hybrid che caratterizza la nuova generazione di Qashqai, permette di affrontare l’autostrada che ci porterà nel Sopraceneri con agilità, scatto e confort assoluto. Nissan propone infatti un allestimento all’avanguardia, basato su un concetto ibrido di nuova generazione: un motore a benzina, con cambio automatico a variazione continua, la trazione integrale e un motore elettrico in abbinamento. Tutte le performance del motore termico e al contempo lo scatto e il silenzio della propulsione elettrica.
Ancora più performante ed esclusiva sarà la versione che vedremo il prossimo anno: la Full Hybrid E-POWER che avrà 197 CV grazie ad un motore a benzina che girerà a regime costante erogando la massima coppia e avrà la funzione di generatore,ad un propulsore elettrico che gestirà la trazione; sarà senza cambio e adotterà la tecnologia B-mode che abbiamo già provato noi di Réservé sulla Leaf elettrica, qualche numero fa.
Affrontiamo la stradina che da Camorino porta in direzione della cantina La Minerva, nostra prima tappa per poi proseguire verso il Sentiero didattico ai Fortini della fame di Camorino: la nostra meta sono le cinque torri cilindriche (Ai Scarsitt, Ai Munt, Ala Pélera, Al Sass del Camósc e Al Pian di Bur), detti appunto i "Fortini della fame". Le costruzioni sono i resti di una fortificazione eretta a partire dal 1853 per difendere i passi alpini da eventuali attacchi da sud e mai utilizzata. Si chiamano Fortini della fame perché a quell'epoca in Ticino molte persone soffrivano la fame. La loro realizzazione è considerata uno dei programmi occupazionali più importanti della Svizzera italiana e all'epoca aveva permesso di dare un contributo importante all'occupazione di circa 500 ticinesi. Un sentiero di cinque chilometri provvisto di cartelli si snoda attraverso i vitigni e i boschi sopra Camorino. Per maggiori info: fortini-camorino.com
A questo punto torniamo nel Sottoceneri e ci dirigiamo verso la Valle di Muggio, immaginandoci al volante del nuovo Qashqai, che anche negli interni rinnova la sua capacità di proporre soluzioni eleganti, sportive e interessanti. La plancia è molto pratica con i comandi (moltissimi gli accessori presenti) disposti nel rispetto della più attenta ergonomia. Il nostro viaggio è davvero coinvolgente e ci permette di "gustare" il territorio appieno, grazie all’abitacolo sollevato, alle ampie superfici vetrate e al bellissimo tetto panoramico.
Valle di Muggio – Un museo a cielo aperto con un paesaggio prealpino che si estende dalle Gole della Breggia fino al Monte Generoso, si presenta ancor oggi come uno straordinario scrigno posto in mezzo ad una ricca natura. Noi facciamo sosta al Ristorante Lattecaldo, ma sono molte le attrazioni sul territorio. Ricordiamo il Museo etnografico della Valle di Muggio (MEVM) che si dedica con grande precisione scientifica al restauro e alla valorizzazione del patrimonio edilizio e paesaggistico della Valle. Nel suggestivo fondovalle scolpito dal fiume Breggia si trova il Mulino di Bruzella, antica macina restaurata e funzionante dal 1996, raggiungibile a piedi in 15 minuti da Bruzella o da Cabbio percorrendo la vecchia mulattiera che parte dalla strada cantonale. Info: mendrisiottoturismo.ch, ticino.ch/scudellate
Al rientro da Camorino, invece che verso la Valle di Muggio, ci si può dirigere nel Malcantone. Vi proponiamo la Miniera d'oro di Sessa e la miniera del gusto autentico: il Ristorante Giardino di Bombinasco.
A metà del 19° secolo nella regione di Malcantone, nei pressi di Lugano, scoppiò la febbre dell'oro. Ne sono la testimonianza ancora oggi alcune miniere dismesse, tra cui la Miniera d'oro, non lontano da Sessa, nella quale tra il 1874 e il 1955 venivano estratti metalli preziosi, quali oro e argento. Visto che i costi di estrazione superavano i guadagni, a metà degli Anni '50 la Miniera d'oro di Sessa fu abbandonata, ma oggi è rinata e le gallerie sono aperte al pubblico grazie al lavoro dell'omonima associazione. info: minieradoro.ch
Lasciamo anche il Malcantone e rientriamo a Lugano e riconsegnamo con la nostra immaginazione, al titolare del Garage Stadio, Claudio Lazzaroni, la nostra compagna di viaggio "virtuale", con la certezza di poterla presto condurre sulle nostre strade alla scoperta di nuovi angoli del nostro meraviglioso territorio.