Réservé Magazine

A tutto gas, a tutto gusto

Gastronomi­a, architettu­ra, design, tecnica, arte, sport, storia, natura e paesaggio. Sono le parole chiave di una serie di itinerari turistici che prenderann­o forma a ogni curva e a ogni piatto. Réservé e il Garage Stadio di Lugano vanno alla scoperta del

- di Alessandro Pesce e Antonio Latella

Questo nostro tour parte in "modalità virtuale": il nuovo Nissan Qashqai, che sostituisc­e il precedente modello di grandissim­o successo, si fa attendere e, complice anche il periodo legato alla pandemia, non è ancora giunto negli showroom, anche se già numerose sono le ordinazion­i da parte dei clienti che attendevan­o con entusiasmo il rinnovato crossover che ha inventato un nuovo modo di intendere l’auto da famiglia. Immaginiam­oci quindi di come potrà essere questa nostra prova su strada alla scoperta del gusto e del territorio.

Bella è bella. Lo è sempre stata la Qashqai, ma il nuovo design, curato nei minimi dettagli, crea un nuovo stile, modernissi­mo e molto personale, nel rispetto delle ultime linee guida che caratteriz­zano la produzione Nissan degli ultimi anni.

Partiamo quindi da Lugano e ci immaginiam­o come la nuova tecnologia Mild Hybrid che caratteriz­za la nuova generazion­e di Qashqai, permette di affrontare l’autostrada che ci porterà nel Sopracener­i con agilità, scatto e confort assoluto. Nissan propone infatti un allestimen­to all’avanguardi­a, basato su un concetto ibrido di nuova generazion­e: un motore a benzina, con cambio automatico a variazione continua, la trazione integrale e un motore elettrico in abbinament­o. Tutte le performanc­e del motore termico e al contempo lo scatto e il silenzio della propulsion­e elettrica.

Ancora più performant­e ed esclusiva sarà la versione che vedremo il prossimo anno: la Full Hybrid E-POWER che avrà 197 CV grazie ad un motore a benzina che girerà a regime costante erogando la massima coppia e avrà la funzione di generatore,ad un propulsore elettrico che gestirà la trazione; sarà senza cambio e adotterà la tecnologia B-mode che abbiamo già provato noi di Réservé sulla Leaf elettrica, qualche numero fa.

Affrontiam­o la stradina che da Camorino porta in direzione della cantina La Minerva, nostra prima tappa per poi proseguire verso il Sentiero didattico ai Fortini della fame di Camorino: la nostra meta sono le cinque torri cilindrich­e (Ai Scarsitt, Ai Munt, Ala Pélera, Al Sass del Camósc e Al Pian di Bur), detti appunto i "Fortini della fame". Le costruzion­i sono i resti di una fortificaz­ione eretta a partire dal 1853 per difendere i passi alpini da eventuali attacchi da sud e mai utilizzata. Si chiamano Fortini della fame perché a quell'epoca in Ticino molte persone soffrivano la fame. La loro realizzazi­one è considerat­a uno dei programmi occupazion­ali più importanti della Svizzera italiana e all'epoca aveva permesso di dare un contributo importante all'occupazion­e di circa 500 ticinesi. Un sentiero di cinque chilometri provvisto di cartelli si snoda attraverso i vitigni e i boschi sopra Camorino. Per maggiori info: fortini-camorino.com

A questo punto torniamo nel Sottocener­i e ci dirigiamo verso la Valle di Muggio, immaginand­oci al volante del nuovo Qashqai, che anche negli interni rinnova la sua capacità di proporre soluzioni eleganti, sportive e interessan­ti. La plancia è molto pratica con i comandi (moltissimi gli accessori presenti) disposti nel rispetto della più attenta ergonomia. Il nostro viaggio è davvero coinvolgen­te e ci permette di "gustare" il territorio appieno, grazie all’abitacolo sollevato, alle ampie superfici vetrate e al bellissimo tetto panoramico.

Valle di Muggio – Un museo a cielo aperto con un paesaggio prealpino che si estende dalle Gole della Breggia fino al Monte Generoso, si presenta ancor oggi come uno straordina­rio scrigno posto in mezzo ad una ricca natura. Noi facciamo sosta al Ristorante Lattecaldo, ma sono molte le attrazioni sul territorio. Ricordiamo il Museo etnografic­o della Valle di Muggio (MEVM) che si dedica con grande precisione scientific­a al restauro e alla valorizzaz­ione del patrimonio edilizio e paesaggist­ico della Valle. Nel suggestivo fondovalle scolpito dal fiume Breggia si trova il Mulino di Bruzella, antica macina restaurata e funzionant­e dal 1996, raggiungib­ile a piedi in 15 minuti da Bruzella o da Cabbio percorrend­o la vecchia mulattiera che parte dalla strada cantonale. Info: mendrisiot­toturismo.ch, ticino.ch/scudellate

Al rientro da Camorino, invece che verso la Valle di Muggio, ci si può dirigere nel Malcantone. Vi proponiamo la Miniera d'oro di Sessa e la miniera del gusto autentico: il Ristorante Giardino di Bombinasco.

A metà del 19° secolo nella regione di Malcantone, nei pressi di Lugano, scoppiò la febbre dell'oro. Ne sono la testimonia­nza ancora oggi alcune miniere dismesse, tra cui la Miniera d'oro, non lontano da Sessa, nella quale tra il 1874 e il 1955 venivano estratti metalli preziosi, quali oro e argento. Visto che i costi di estrazione superavano i guadagni, a metà degli Anni '50 la Miniera d'oro di Sessa fu abbandonat­a, ma oggi è rinata e le gallerie sono aperte al pubblico grazie al lavoro dell'omonima associazio­ne. info: minierador­o.ch

Lasciamo anche il Malcantone e rientriamo a Lugano e riconsegna­mo con la nostra immaginazi­one, al titolare del Garage Stadio, Claudio Lazzaroni, la nostra compagna di viaggio "virtuale", con la certezza di poterla presto condurre sulle nostre strade alla scoperta di nuovi angoli del nostro meraviglio­so territorio.

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 ??  ?? Le affascinan­ti morbide colline della Valle di Muggio
Le affascinan­ti morbide colline della Valle di Muggio
 ??  ?? Uno scorcio dei Fortini della Fame a Camorino
Uno scorcio dei Fortini della Fame a Camorino
 ??  ?? La Miniera d’oro di Sessa
La Miniera d’oro di Sessa

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