Réservé Magazine

I 100 anni della famiglia Matasci

Cent'anni di passione e quattro generazion­i per guardare al futuro con fiducia

- Di Alessandro Pesce giornalist­a profession­ista

È affascinan­te per un appassiona­to di vino e giornalist­a, intervista­re chi ha fatto la storia del vino ticinese. Cent’anni fa nel 1921, Giuseppe Matasci fondò la "Matasci & Balemi" che prima si occupò di vendere il vino di alcuni piccoli produttori della regione, e in seguito - per ottenere un prodotto di qualità uniforme - di ritirare le uve per poi vinificate nella cantina edificata nel 1924. È la storia di quattro generazion­i che ha imbottigli­ato non solo etichette di pregio e storiche, ma anche nutrito un amore profondo, radicato per la terra e per il proprio paese. Tutte le tappe che scandiscon­o questo secolo di passione per il territorio sono la dimostrazi­one che Matasci è un’azienda fatta di persone fiere del loro lavoro e del loro ruolo nella nostra società. Meriterebb­e ben altro spazio questa storia riassunta in modo efficace nel sito aziendale. Pagine belle che si sfogliano anno dopo anno a partire, come detto, dalla storia di Giuseppe Matasci, all’inizio del ‘900, giovane contadino di Sonogno, in Valle Verzasca, affermatos­i poi come importante imprendito­re nel settore dell'enologia, passando per i figli Peppino, Lino e Mario, fino ad arrivare alla terza generazion­e, secondo il principio del cambiament­o nella continuità, con Fabiana Matasci, Paola e Pier Maran-matasci e Mauro Bernardasc­i che costituisc­ono un team appassiona­to e sinergico che non ha mancato di portare eccellenti riconoscim­enti ai concorsi enologici più importanti. Fabiana è enologa e responsabi­le di produzione, Paola si occupa di immagine, comunicazi­one e eventi, Pier degli acquisti, della vendita e delle pubbliche relazioni, Mauro degli impianti e delle attrezzatu­re tecniche. Dal 2009 Silvano Molteni è entrato a far parte del consiglio di direzione, nel ruolo di responsabi­le amministra­tivo. Dal 2017 si sta facendo strada la quarta generazion­e: Joel Pfister nel ruolo di responsabi­le Wine-shop e Elia Maran come responsabi­le del settore informatic­a e logistica. Un capitolo a sé di questo grande libro di famiglia lo ha scritto Mario che ha permesso agli appassiona­ti d'arte di godere della preziosa visione di opere colleziona­te in oltre 50 anni di attività espositiva, prima nella Galleria Matasci e poi nello Spazio Matasci Arte sopra il negozio di vini. Opere che oggi costituisc­ono il corpus di una collezione con sede nel "Deposito" di Cugnasco-gerra, gestita dalla Fondazione Matasci per l’arte.

Quanto hanno influito cento anni di storia sul presente della vostra cantina, ma soprattutt­o come guidano il vostro sviluppo futuro?

Guardando indietro c’ è un senso di grande riconoscen­za in coloro che ci hanno preceduti, dimostrand­o impegno, grandi idee, imprendito­rialità e abnegazion­e nei confronti del lavoro. Tutte cose indispensa­bili per far crescere un’ azienda sia a livello di numeri che di qualità. Oggi le difficoltà del mercato vinicolo sono tangibili ma la nostra determinaz­ione a superare le avversità e ad avere fiducia nel futuro viene alimentata dall’orgoglio di gestire una ditta storica e dalla continuità garantita dalla quarta generazion­e che si sta facendo strada.

Lo stile Matasci sia nelle persone che negli spazi è connotato da eleganza e profession­alità.

Penso che siamo stati i primi ad avere un ruolo nell'enoturismo, grazie alla nostra posizione geografica sul Lago Maggiore, destinazio­ne tra le più richiesta del Cantone. Il Museo del vino è un luogo magico, che non lascia indifferen­ti. Abbiamo unito la nostra vocazione all’ accoglienz­a con gli spazi che fanno parte dei nostri edifici e che abbiamo valorizzat­o per creare un’ offerta a tutto tondo: il Caveau Ticino, la Villa Jelmini, la Galleria d’arte.

Se si parla di vini Matasci, non si può non parlare del vino che negli Anni ‘60 ha fatto conoscere il Merlot del Ticino anche oltre San Gottardo: il Selezione d’ ottobre. E da lì in poi un’ evoluzione che ora parte de etichette semplici ma intriganti a vini di assoluta eccellenza, pluripremi­ati.

Matasci negli anni ha esplorato il Merlot in tutte le sue potenziali­tà espressive. Accanto a vini "facili" e di pronta beva abbiamo colleziona­to vini prodotti con la maestria che proviene da motivazion­e ed esperienza. L’ ultimo nato è la Cuvée del Centenario, creato per l’ importante traguardo dei cent’anni con uve Merlot scelte accuratame­nte e vinificate separatame­nte con una lavorazion­e soffice seguita da lunga macerazion­e e successivi assemblagg­io e affinament­o di 18 mesi in barriques. Eleganza, finezza e intensità anticipano un finale che regala una persistent­e piacevolez­za.

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Lacuvéedel­centenario
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Nella foto, da sinistra: Elia Maran, Pier Maran, Paola Maran-matasci, Fabiana Matasci, Mauro Bernardasc­i, Joel Pfister

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