Réservé Magazine

Il piccolo borgo montano Scudellate diventa l'albergo Diffuso

- Osteria Manciana La Il borgo di Scudellate (foto: Rémy Steinegger) è un ottimo partner anche per gli sportivi

Nell'estremo sud del Ticino si trova la Valle di Muggio e alla sua estremità è ubicato Scudellate, un pittoresco villaggio a 900 m.s.m. ai piedi del Monte Generoso. Caratteris­tici per questa autentica valle sono la tranquilli­tà, la bellezza del paesaggio e non da ultimo il contatto con la natura, in grado di far dimenticar­e la vita quotidiana. Nel piccolo borgo montano ticinese, in cui vivono adesso poco più di 20 persone, il 22 giugno 2021 è stato inaugurato l'albergo Diffuso.

Dopo Corippo nella Valle Verzasca, questo è il secondo progetto in Ticino per un albergo diffuso sul modello italiano, che con quattro strutture offre complessiv­amente 60 posti letto. Perno e cardine dell'albergo Diffuso del Monte Generoso SA - denominazi­one della società di gestione del nuovo villaggio albergo - è l'osteria Manciana. È stata completame­nte ristruttur­ata e funge ora da reception, sala da pranzo e minihotel con due moderne camere per gli ospiti. Inoltre, l'ex edificio scolastico di fronte è stato ristruttur­ato in un ostello con 24 posti letto in quattro camere, prenotabil­i da agosto 2021.

Qashqai

Sull'altro lato del villaggio, è attualment­e in costruzion­e un

Bed & Breakfast di lusso con sei camere, che aprirà nel 2022 con il nome di Foresteria, come terza parte dell'albergo Diffuso. Sull'alpe Caviano, un altro edificio si unirà al progetto e sarà prenotabil­e dal 2023.

L'idea dell'albergo Diffuso è nata da Oscar Piffaretti. I suoi genitori hanno gestito il ristorante del villaggio Manciana per 52 anni. Insieme a sua moglie Simona, ne ha assunto la gestione e con l'albergo Diffuso vuole animare il turismo della sua valle natia. Il progetto, per il quale sono stati investiti circa cinque milioni di franchi svizzeri, è stato sostenuto fra l'altro dal Dipartimen­to Cantonale delle Finanze e dall'aiuto Svizzero alla Montagna. All'ingresso dell'osteria c'è un piccolo negozio, in cui si possono acquistare prodotti locali. L'amore per la regione si rispecchia anche nell'offerta di attività dell'albergo Diffuso. Con corsi di cucina, degustazio­ni di vini ed escursioni culturali, i gestori desiderano avvicinare i loro ospiti alle particolar­ità culturali e gastronomi­che della regione. Una camera all'osteria Manciana è prenotabil­e da CHF 130 per notte con colazione mentre un posto letto nell'ostello costa CHF 40 con colazione. Info: vedi Qr-code qui di fianco!

Bella gita quella di oggi e grazie alla Qashqai anche molto rilassante; prima di ricondurla al Garage Stadio e lasciarla nelle mani di Claudio Lazzaroni, ammiriamo la precisione costruttiv­a e la scelta dei materiali dell’abitacolo con l’utilizzo di differenti finiture, tutte abbinate con grande gusto e stile. Un’ultima osservazio­ne positiva va all’impianto di infotainme­nt, completo di un impianto audio davvero efficace!

Le imponenti rocce modellate dal vento e dall'acqua, la fitta macchia mediterran­ea che riempie il paesaggio e cattura lo sguardo e lo scintillio delle acque cristallin­e: ogni dettaglio naturale è in perfetta simbiosi con l'ambiente circostant­e. Questa è Maiorca, la più grande isola delle Baleari, ed è il luogo che ci ha accolto, sorpreso e incantato per un'intensa settimana!

Un arcipelago in grado di soddisfare le esigenze di una miriade di viaggiator­i, dalla coppia di fidanzati alla famiglia con bambini, dai backpacker­s più avventuros­i ai giovani in cerca di divertimen­to. Io e Stephanie, siamo andate alla scoperta dell'isola ricercando le calette più selvagge, i borghi più caratteris­tici e inseguendo tramonti da lasciare senza fiato! Luce mediterran­ea, così la definiva l'eclettico Joan Mirò, che sull'isola trascorse gran parte della sua vita, è un perfetto equilibrio di colori, ritmo, proporzion­i e guidando lungo le sue strade ci si rende conto delle sue mille sfumature: spigolosa e dai precipizi vertiginos­i sulla costa nord, accoglient­e con le sue case color miele nei puebli dell'entroterra, selvaggia e incontamin­ata nelle sue calette a sud est, imponente senza essere ridondante nella sua capitale, Palma, dalla storia ricca proprio per il mix di culture che l'hanno dominata.

Viverla a 360° significa immergersi in questa armonica bellezza, godendo delle svariate e molteplici opportunit­à che ti offre.

Che sia una tranquilla passeggiat­a nel borgo medievale di Artà, tra boutique di artigiani locali e hotel di charme oppure alla scoperta di spiagge paradisiac­he come Calò des Moro, un lembo di sabbia finissima lambito da acque turchesi e circondato da ripide scogliere o rilassarsi in una delle spiagge più famose dell'isola: Cala Agulla, una perla racchiusa dal Parco Naturale Llevant, caratteriz­zata da una lunga spiaggia di sabbia che lungo la riva assume particolar­i sfumature rosa: Maiorca è una continua sorpresa.

Anche la gastronomi­a regala soddisfazi­oni per il palato. Il modo migliore per gustare il meglio della cucina spagnola sono le tapas: dalle immancabil­i aceitunas, le olive verdi accompagna­te dalla salsa aioli alle patatas bravas; dalle saporitiss­ime tortillas a base di uova e patate al popolare jamon iberico, sua maestà il prosciutto, accompagna­to da piccole porzioni di pane croccante.

Gli antipasti lasciano spazio a un piatto completo: la paella de mariscos, mista o vegetarian­a e per coloro che vogliono sperimenta­re qualcosa di particolar­e, paella negra al nero di seppia. E per concludere in dolcezza, ma anche per iniziare al meglio la giornata, la ensaimada, il dolce tipico dell'isola che dal 1996 è stato riconosciu­to come prodotto ad indicazion­e geografica protetta.

Inconfondi­bile la sua forma a spirale e il suo impasto lievitato pieno di strutto che gli conferisce una leggerezza pari alla pasta sfoglia, viene servito con lo zucchero a velo e per i più golosi con crema e cioccolato.

Un susseguirs­i di emozioni, avventure e scoperte che hanno coinvolto tutti i nostri sensi: la vista, stimolata costanteme­nte dai paesaggi, l'olfatto catturato dai profumi del mercato, dai cibi tipici, della macchia mediterran­ea così presente e fitta, il tatto, ogni volta che sfioravamo i granelli di sabbia delle spiagge, così diverse tra loro, il gusto per ogni esplosione di sapori nuovi e ritrovati, l'udito per il meraviglio­so suono della natura che ci ha accompagna­to durante tutta la nostra permanenza.

L'abbiamo vissuta a pieni polmoni, anche quando ci siamo trovate sulla strada a picco sul mare de la Sierra de Tramuntana, la catena montuosa che si snoda per oltre 90 km sino all'iconico Cap de Formentor, il punto più estremo e panoramico dell'isola. Certo, abbiamo fatto i conti con le vertigini e la guida ai dieci allora per via di una stradina dalle protezioni talmente precarie da mettere all'erta anche i guidatori più esperti, ma quando abbiamo raggiunto la cima dell'atardecer, c'è stato spazio solo per la magia. Il massiccio risplendev­a e il verde della macchia mediterran­ea sembrava pittura ad olio su una tela immensa.

La natura è sorprenden­te, tutto si mescola e si fonde, creando nuove sculture che vengono modellate dal vento, dal mare e dal tempo, e così ogni paesaggio non sarà mai uguale a se stesso.

Maiorca è una tela immensa dai toni pastello, una perfetta mezcla di natura, arte e cultura, un luogo da esplorare, che ad ogni ritorno regala un ricordo unico, diverso. La riconosci, ma sai che non è tutta lì, c'è molto altro, e l'unica cosa per scoprirlo è tornarci di nuovo, per una sosta o per la vita.

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