All’orizzonte... la quiete della quinta vendemmia
La svolta di questa vicenda narrativa risale al 2016. A travestirsi da Cupido moderno ci pensa un coro dedicato ai canti delle montagne e di quelli tradizionali. Qui, Rosalba Stornetta e Roberto Dotti si accorgono di avere molto in comune. Innanzitutto, l'ambito lavorativo: Rosalba, assistente medico, e Roberto, ex chirurgo ortopedico ora in forza alla SUVA; poi, la stessa e profonda voglia di agricoltura, natura e vigna.
Da qui, Rosalba e Roberto si trasformano in una sorta di “assemblaggio” umano e professionale. Lei da sempre immersa nei paesaggi agresti e nei vigneti, e lui grandissimo appassionato di vini bordolesi: Rosalba mi racconta che il primo stipendio da assistente medico è svanito nell'affitto e soprattutto in preziose bottiglie di Bordeaux (ovviamente “sprecando” i soldi per l'affitto).
Ripartono dalla scelta del nome dell'azienda vinicola di Sementina: a volte (spesso) anche gli innamorati non s'intendono e allora la scelta passa attraverso una sorta di tombola enologica. Il nome estratto: Orizzonte. Le altre 2 candidature le ritroveremo in cantina.
Debuttano in vendemmia nel 2017 con le loro prime 1'000 bottiglie e oggi dispongono di un ettaro e mezzo di vigna suddiviso in 10 vigneti tra il Bellinzonese e il Moesano.
Ora, come di consueto sprofondiamo in cantina e cominciamo con l'andare in bianco con il Merlot in purezza “Rosa d'autunno”, per poi proseguire con lo Chardonnay in purezza “Oro d'autunno” che trascorre 9 mesi in botti di rovere. Intercaliamo con la versione in rosa del Merlot “Rugiada” per poi tuffarci nei rossi con altri due Merlot in purezza: dapprima la “Fenice” (seconda candidatura nell'urna e simbolo di rinascita) che dormicchia dai 6 ai 12 mesi in botti di secondo e terzo passaggio, per poi concludere con il “Gemma” (terza candidatura nell'urna) che si fa un sonnellino che va dai 18 ai 24 mesi in botti di rovere nuove di media tostatura.
L'ultimo arrivato nelle botti, dal 2018 sarà una evoluzione del merlot “Fenice”: dopo la rinascita arriva la “Quiete” che trascorre 24 mesi in botti di secondo e terzo passaggio. Il sogno, un vigneto a tutto Cabernet Sauvignon per un bel taglio bordolese. Romanzando un po', questa coppia ha trovato il proprio “Orizzonte” rinascendo in compagnia di una “Fenice” che accompagnati fino all'”oro d'autunno”, facendo sì che le goccioline di “Rugiada”, per magia, si siano trasformate in vino da sorseggiare insieme, nella loro natura e soprattutto nella loro “Quiete”.
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