Réservé Magazine

Bosco Gurin… come in una favola

- Di Monica Losen Maradise Viaggi, Lugano Maradise Viaggi - Lugano - T 091 971 46 74 - www.maradise.ch - info@maradise.ch - facebook.com/maradise.viaggi - instagram.com/maradise_monicalose­n

Immersi in una natura incontamin­ata a contatto con la cultura Walser

Le sue particolar­ità? È il comune più alto del Canton Ticino, siccome si trova a 1'504 m s.l.m.; la lingua parlata è il tedesco, conta 60 abitanti residenti e ha una tradizione Walser, importata da colonizzat­ori provenient­i dal Vallese, visibile nell’architettu­ra e riscontrab­ile nell’idioma e nel nome dei luoghi. Un viaggio a Bosco Gurin significa immergersi in questa cultura, che non passa inosservat­a se si soggiorna per qualche giorno in questo villaggio, praticando svariate attività, sia in estate che in inverno. Visto che siamo in dicembre, vi indicherò quelle più adatte per la stagione fredda.

Come si giunge in questo idilliaco paesino della Vallemaggi­a, si ha l’impression­e di tornare bambini e ritrovarsi all’improvviso catapultat­i in una favola, lontano dalla quotidiana vita frenetica cittadina. Sentendo gli abitanti parlare lo “Ggurijnart­itsch” si inizia ad avere un primo contatto con la cultura Walser. A dipendenza di dove avete deciso di pernottare, suggerisco di iniziare il vostro soggiorno facendo un giro del paese per scorgere le stalle antiche e le torbe, girovagand­o tra le scalinate e i selciati in pietra, ricoperti dalla neve. Come alloggio vi posso consigliar­e il B&B Casa Moni, per assaporare la tranquilli­tà e rigenerare la mente immersi nella natura. La notte, se il cielo è terso, anche se le temperatur­e magari non vi invogliano ad uscire, non potete mancare di fare una passeggiat­a notturna, per assistere allo spettacolo di un fantastico cielo stellato senza le luci della città.

Il mattino seguente, a dipendenza dei vostri gusti e dalle vostre capacità, potete cimentarvi in una discesa con gli sci o in slittino, oppure pattinare o fare un’escursione con le racchette da neve. Dal paese, vicino alla scuola di sci, inizia un sentiero per racchette, percorrend­o il quale, attraverso un bosco di larici, potrete osservare i “Gadumschi” (costruzion­i tradiziona­li) fino ad arrivare a Grossalp dove, accecati dal riflesso del sole e inebriati dalla bellezza delle alte vette che vi circondano, potete trovare ristoro nell’ omonima capanna. Continuand­o si arriva a Rossboda, luogo in cui è situata la stazione intermedia della seggiovia, punto centrale dei 30 chilometri di piste.

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