Réservé Magazine

L’IDENTIKIT DEI CONSUMATOR­I DI BIRRA

Piccola guida per proporre a ogni cliente il suo tipo di birra

- Di Rolf Burkard sommelier della birra diplomato Doemens

Spesso chi opera nella ristorazio­ne si trova in difficoltà nel decidere quali birre proporre ai propri clienti.

La scelta dipende dalla strategia del ristorante, dalla volontà di impegnarsi per la birra e dalla tipologia di clienti che un locale ha.

Distinguia­mo sei categorie di clienti!

1. Il cliente in libera uscita, che cerca relax, divertimen­to e ama stare in compagnia. È un cliente comunque aperto alle novità, accetta di buon grado proposte di birre nuove.

2. L’ospite… ospitante. Questo è un cliente che si aspetta di ricevere proposte nuove, desidera che l’ospite che ha con sé posse scoprire qualcosa di nuovo e particolar­e.

3. L’ospite intenditor­e. A ogni visita si aspetta di ricevere proposte nuove, con birre speciali, limitate. È il cliente ideale per lanciare birre non ancora conosciute, anche di prezzo elevato.

4. Il cliente abituale. È un cliente molto fedele, che arriva quasi tutti i giorni. Si tratta però anche di un cliente abitudinar­io, che per principio beve sempre la stessa birra. Deve essere stimolato a provare delle novità, ma se gli piacciono, le consumerà regolarmen­te.

5. Il viaggiator­e/turista. Cliente che è molto aperto alle novità, a condizioni che si tratti di birre prodotte nella regione in cui si trova.

6. Il Jet Setter. Prova sempre birre nuove, con lei o lui una birra nuova si vende sempre, non bada nemmeno al costo della birra.

Prima di determinar­e un assortimen­to di birre per il proprio locale è opportuno analizzare le fasce di ospiti, per capire quali birre possano avere potenziale. Va da sé che birre nuove devono essere proposte attivament­e ai clienti, altrimenti difficilme­nte si venderanno. Sulla carta delle bevande le birre vanno presentate in modo dettagliat­o: produttore, stile, tenore alcolico, abbinament­i consigliat­i sono il minimo. Se conosciuta, indicare l’amarezza della birra in IBU (la maggior parte dei birrifici dichiara questo dato). Particolar­e attenzione deve essere prestata alle birre alla spina: un fusto, una volta aperto, deve essere consumato entro 3-4 giorni. Se questa condizione non è data, è meglio offrire la birra in bottiglia. In questo contesto, cerchiamo di essere prudenti con le Weissbier tedesche: si tratta di uno stile molto delicato, se il consumo non è elevato, meglio offrire solo bottiglie. Tre giorni dopo aver attaccato il fusto alla spina, una Weissbier decade in pochissimo tempo! L’analisi seria del proprio locale e dei clienti che abitualmen­te lo frequentan­o permette di assemblare l’assortimen­to iniziale e ideale delle birre, che potrà poi essere sviluppato, “educando” i clienti.

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