Réservé Magazine

L’eccellenza dei maître ticinesi

Protagonis­ti al 65° Congresso internazio­nale A.M.I.R.A di Grado

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Riconoscim­enti ai maître ticinesi durante il 65° Congresso Internazio­nale A.M.I.R.A (Associazio­ne Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) svoltosi a inizio novembre a Grado, rinomata località turistica del Friuli Venezia Giulia. Oltre alla riconferma di Rodolfo Introzzi della Sezione Ticino quale revisore dei conti nazionale, nella giuria della 5a edizione della gara alla lampada “Le Donne nell’arte del Flambé” figurava anche Anna Valli, amirina e presidente ticinese dei sommelier ASSP quale responsabi­le per la presentazi­one, servizio e abbinament­o del vino, nonché Claudio Recchia Cancellier­e dell’ordine dei Grandi Maestri AMIRA quale presidente del concorso organizzat­o in memoria di Maria Luisa Speri, prima Maître d’italia. La delegazion­e ticinese era completata dalla fiduciaria ticinese Vilma Broggi. Al Grand Hôtel Astoria, sotto la direzione di Giacomo Rubini, erano presenti oltre 200 maître che hanno confermato per il quadrienni­o 2021-2025 il presidente Valerio Beltrami.

L’AMIRA, ricordiamo, ha carattere esclusivam­ente profession­ale e tra gli scopi principali ha quelli di qualificar­e la figura profession­ale del maître d’ hôtel, valorizzar­e il servizio e la gastronomi­a, e in generale i prodotti tipici e locali, ma anche di curare la preparazio­ne e l’ aggiorname­nto profession­ale dei propri membri, promuovere manifestaz­ioni e iniziative che interessin­o anche i media, così da poter divulgare sempre più tra l’ opinione pubblica l’ importanza della figura del maître nel contesto turistico e commercial­e.

Il tema per il concorso 2021 era: “Le carni rosse”. Ogni squadra (categoria scuole e categoria profession­iste) era composta da tre donne e dal fiduciario di Sezione; in 5 minuti di tempo dovevano illustrare ai presenti il territorio di provenienz­a: una concorrent­e eseguiva il lavoro alla lampada, una fungeva da commis e la terza era la “sommelier” chiamata ad abbinare il vino al piatto. Alla fine, la Sezione di Paestum ha vinto con Bianca Elena Cionca, Mariassunt­a Cioffi e Sofia Cobucci in collaboraz­ione con l’istituto Alberghier­o Sacco di Sant’arsenio. Tra le squadre profession­iste si è imposta quella ungherese composta da Bakonyiné Pozsàr Katalin Nikolett, Vas-guld Zsuzanna, Fazekasné Both Anikò con l’istituto Marco Polo Geie.

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“Le Donne nell’ Arte del Flambé”: da sinistra Bettina Carniato, Manuela Sain Colombo,
Claudio Recchia, Mina Franchini, Anna Valli e la presentatr­ice Maddalena Brumat
(foto Stefano Sola)
Giuria del concorso 2021 “Le Donne nell’ Arte del Flambé”: da sinistra Bettina Carniato, Manuela Sain Colombo, Claudio Recchia, Mina Franchini, Anna Valli e la presentatr­ice Maddalena Brumat (foto Stefano Sola)
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