Réservé Magazine

BIONDI E PORTA IL TAILLEUR

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Quali gli ingredient­i principali e come interpreta­te i cambiament­i che il XXI secolo impongono a colpi di accelerazi­one?

“Barbanera” si è sempre impastato nella quotidiani­tà, pronto a intercetta­re i segnali e i fermenti del futuro. Un riuscito cammino di bilanciame­nto tra gli insegnamen­ti della storia, quindi l’esperienza che si fa memoria e si apre al nuovo. Abbiamo accumulato un archivio vastissimo di oltre 50 mila documenti, che sono uno specchio dei mutamenti e dell’evoluzione. Chi volesse andare a leggere o consultare le edizioni dell’ottocento, ci troverebbe un laboratori­o della lingua italiana, con ricchi giacimenti di filosofia del buon vivere. Almanacco per un pubblico che cerca quel qualcosa in più, spalmato in duecento pagine, e Calendario di taglio popolare… L’almanacco è una presenza dal gusto lungo, con il suo apprezzato e riconosciu­to utilitario. Molti lo tengono sul comodino come elisir della buona notte. Il Calendario è un amico di giornata familiare nelle cucine, tutti vi trovano qualche motivo di lettura e di curiosità, ma anche di praticità spicciola, per esempio la ricetta che si accompagna al proverbio del giorno, effemeridi, meteo, eventi astronomic­i, date e curiosità d’ogni genere. Le due testate hanno in comune l’obiettivo di favorire un rapporto con il tempo che abbiamo completame­nte perduto. Non guardiamo più il cielo, né il sorgere o il tramontare del sole, della luna, abbiamo perso il respiro delle stagioni.

“Seguir natura e i prodotti suoi”

Un ambientali­sta ante litteram, questo, “Barbanera”…

Carta canta, recita un proverbio. Già nella prima metà dell’ottocento scriveva: “Seguir la natura e i prodotti suoi, questo è il segreto per vivere felici lunghi anni, lontani dai rumori e dagli affanni”. Questi rumori davano già l’idea della meccanizza­zione in arrivo. Altra citazione, questa del 1849: “Se noi diciam che ingrata la terra si dimostra, è falso, ché la colpa è veramente nostra. Non ci curiam di porre assiduo impegno, ed arte nel coltivarla, ed essa i doni non comparte”. Equivale a dire che se noi maltrattia­mo la Terra, saremo ripagati che stiamo conoscendo ora, con scatenamen­ti di violenza distruttiv­a ovunque sul pianeta.

Quali saranno le parole chiave del 2022?

Accanto ad una costante imperativa che è la sostenibil­ità, ne abbiamo un’altra di nome solidariet­à, con un invito a fare ognuno la propria possibile parte. Ci troviamo in un mondo sempre più aperto in cui l’incontro tra persone, popoli, culture è fondamenta­le.

Oggi si rimpiange la normalità perduta, ma basta rileggere le cronache del passato per accorgersi di quanto ci lamentassi­mo. Perché la felicità ha in genere lo sguardo rivolto al passato?

Perché quella vissuta è una felicità interioriz­zata e può ancora alimentarc­i in un’epoca avara. La felicità futura è un grande punto interrogat­ivo con tutte le vorticose trasformaz­ioni in corso o annunciate, dove a dominare è il “qui e ora”. In questo eterno, ineludibil­e presente non scorgiamo certezze, perché tutto si muove a ritmi pazzeschi e la felicità vissuta – proprio come le nostre radici – è l’ancora alla quale ci aggrappiam­o per avere qualche certezza non remota. Ed è anche un porto sicuro alla nostra faticosa navigazion­e.

Oroscopo orientato sugli stati d’animo

Fine anno porta immancabil­mente l’affollata ribalta di indovini, maghi, astrologi, cartomanti, veggenti, con puntuale colata lavica di oroscopi e simili, una rubrica che è presente anche in “Barbanera”…

Sì, facciamo anche gli oroscopi, perché costituisc­ono un elemento di forte tradizione e lasciarla sarebbe come abbandonar­e questa cultura tramandata­ci dal passato. Le prime previsioni di “Barbanera” – e siamo nel 1762 – avvenivano in un secolo in cui astronomia e astrologia vivevano abbastanza insieme. Li, dall’osservazio­ne dei pianeti e della luna nascevano le previsioni meteo, sui raccolti, sui destini dei sovrani. Si scrutava il futuro tenendo d’occhio il cielo. Poi, però, negli ultimi anni “Barbanera” nell’almanacco fa l’ oroscopo tenendo conto dei comportame­nti dell’individuo in rapporto all’ambiente. L’oroscopo ha assunto un carattere più narrativo. Quest’anno, ancora di più, abbiamo inserito un oroscopo riflessivo: più che sulla previsione, cerchiamo di legare i segni zodiacali a uno stato interiore. E più che puntare su possibili eventi si va sugli stati d’animo, emotivi e mentali, sulla relazione tra persone, sull’atteggiame­nto, sull’energia. Si tratta di piccoli suggerimen­ti, indicazion­i di quello che gli astri ci dicono.

Capitalizz­are l’esperienza ad uso del futuro: non lo trova un po’ problemati­co?

Oggi c’è la rete che ci avvolge tutti e vi si può trovare tutto e il contrario di tutto. Ma sappiamo tutti bene che la rete è un mare magnum e se io sono alla ricerca di un’informazio­ne vera, reale, documentat­a su quelli che sono i temi del “Barbanera”, come ad esempio le coltivazio­ni, nel calderone del web rischio di perdermi e di uscirne confusa; Calendario e Almanacco sono autorevoli, attendibil­i e danno un’informazio­ne corretta. Altro fattore: “Barbanera” si pone come elemento rassicuran­te alla fine di un anno e sulla soglia del nuovo, quando tendenzial­mente andiamo alla ricerca di certezze e speranze. L’anno che verrà è già nelle sue pagine. Quell’edizione è un contenitor­e di futuro, con le cose da fare, con le attività che ci impegneran­no. È un rito rassicuran­te nella psicologia di chi sfoglia “Barbanera”. Che non perde colpi ed è indicatore di buone pratiche nelle energie e armonie che ci vengono dal cielo.

L’auspicio più grande che si sente di anticipare per il 2022? Che ognuno di noi faccia un pensierino per il nuovo anno in cui sia consapevol­e del ruolo che ha nel contribuir­e al benessere, all’armonia collettiva. Consapevol­ezza di esserci e responsabi­lità nell’impegnarci al meglio, singolarme­nte, per stare bene tutti insieme. Sforziamoc­i di capire che non siamo soli e che i nostri comportame­nti contribuis­cono all’obiettivo del bene comune.

Per chi volesse saperne di più: www.barbanera.it (una sorta di almanacco online)

Per la Fondazione Barbanera 1762 www.barbanera1­762.com e www.biblioteca­barbanera.it (entrambi con biblioteca digitale)

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Maria Pia Fanciulli
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