DATI, DATI, DATI E... BANCHE DATI
La futura legislazione e le regole valide e utili anche per gli esercenti
L’ avvento dell’ informatica ha permesso di accumulare maggiori informazioni, spesso a dismisura. Una volta la carta in esubero la si buttava. Oggi il tutto è diventato incontrollato. Lo stesso
Stato non sa quante volte un cittadino è mediamente “registrato” presso i propri uffici! Non è neppure un caso che il 1° febbraio 2022 siano entrati in vigore tre nuovi articoli della LEAR, accompagnati da sei articoli nel Regolamento di applicazione. La tempistica non è casuale: tra qualche mese (probabilmente il 1° gennaio 2023) entrerà in vigore la nuova legge federale sui dati personali. Il Cantone è dunque corso in anticipo ai ripari per regolarizzare la gestione dei dati inerenti agli esercenti, ai gerenti, ai locali e ai pernottamenti.
La futura legge tocca però anche le aziende, quindi pure gli esercenti. A bene guardare ogni azienda tiene diverse banche dati che contengono informazioni sulle persone: le più comuni sono quelle inerenti al personale (ed ex-personale), come pure ai clienti. La nuova legge introduce in maniera più approfondita la gestione di questi dati. In particolare, entrano in gioco i principi della trasparenza, dell'utilità e della tutela a terzi.
Il cittadino ha diritto di dare il suo consenso alla tenuta e gestione dei propri dati. Esso ha quindi il diritto di chiederne anche la cancellazione, rettifica o attualizzazione. I dati non potranno più essere tenuti in eterno, ma unicamente per quanto ancora utili: di regola viene pensata una durata di cinque anni, rinnovabile. Inoltre, chi gestisce queste banche deve fare in modo che i dati personali non vengano (senza il consenso) ceduti o visionati da terzi.
Questo vale anche per il personale: il datore di lavoro non può permettere l’accesso di dati (a volte anche molto sensibili) a chicchessia, men che meno tenerli se non li necessita più.
Ecco perché sarebbe tempo di iniziare a pensarci. Con l’arrivo degli ospiti nella bella stagione si aggiornano le banche dati, facendo in modo che il cliente sappia della loro esistenza. Ad onore del vero la legge federale è già pronta da diversi mesi. Il suo testo e i principi sono noti. È l’ ordinanza di applicazione che tarda ad arrivare, in quanto i problemi della concretizzazione dei nuovi concetti di tutela sono a volte tutt’altro che scontati. Non appena note le direttive di applicazione, presumibilmente nella seconda parte dell’ estate, l’associazione di categoria fornirà ulteriori suggerimenti pratici.