La Rassegna Gastronomica stappa il suo vino
Consueta degustazione con la giuria di esperti che ha scelto la Vinattieri Ticino
Sarà della Cantina Vinattieri Ticino SA di Ligornetto il vino della Rassegna Gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio che da ottobre tornerà a ingolosire i buongustai per la 59esima edizione. Lo ha deciso la giuria di degustatori designati dal Comiato, riunita a fine maggio al Grotto Loverciano di Castel San Pietro. Una degustazione che ha segnato la partecipazione del nuovo presidente della Rassegna: Flavio Quadranti del Grotto San Martino di Mendrisio succede, infatti, ad Antonio Florini che l’ha guidata per lunghi anni.
Diciamo subito che la scelta del vino, come ogni anno, è stata organizzata seguendo regole molto severe a tutela dell’imparzialità e trasparenza. Dapprima ecco i nomi dei degustatori: Luca Banfi, Andrea Conconi, Rosa Maria Sassi, Massimo Tulipani, Antonello Grassi e Dario Pistarà sono stati designati dal Comitato della Rassegna. Remi Agustoni del Crotto dei Tigli di Balerna, era il rappresentante dei ristoranti (nominato in occasione dell'assemblea della Rassegna), mentre Michele Conceprio della Vinattieri Ticino SA era il rappresentante dei produttori di vino partecipanti (estratto a sorte, senza diritto di voto). Gli esperti erano chiamati a esprimersi sull'aspetto visivo, olfattivo e gustativo, dando poi anche il voto generale su ciascun vino.
Ben 8 i partecipanti alla selezione, alla quale potevano partecipare le cantine del Mendrisiotto. In concorso erano: Vinattieri Ticino SA, Ligornetto; Parravicini Vitivinicoltori, Castel S. Pietro; Cantina Sociale, Mendrisio; Gialdi Vini SA, Mendrisio; Fumagalli SA, Balerna; Tenuta Vitivinicola Trapletti SA, Coldrerio; Valsangiacomo Vini Mendrisio; Borgovecchio SA, Balerna.
Nella sala di degustazione, sotto l'occhio vigile di Florini e Quadranti e della segretaria della Rassegna, Serena Moratti, le bottiglie sono state completamente mascherate con carta d’allumino prima dell'ingresso dei giurati. A questo punto è stato posto in degustazione un vino non partecipante al concorso, così da uniformare il metro di giudizio degli esperti. È quindi seguita la degustazione di un vino dopo l'altro, sino alla proclamazione del vincitore. La competenza dei giurati e la qualità dei campioni presentati, fanno sì che si tratterà ancora di un vino che accompagnerà a meraviglia le specialità servite dagli chef. (A.P.)