Réservé Magazine

Santorini… danzando con il mare

Isola da sogno tra case bianche e blu, tramonti stupendi e gastronomi­a

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Una delle isole più famose delle Cicladi, conosciuta per i suoi tramonti, fra i più belli al mondo, gli hotel boutique esclusivi e la spettacola­re vista sulla caldera: Santorini riflette le caratteris­tiche più iconiche della bellezza greca, ma è molto di più, non solo case bianche e cupole blu e vicoli stretti in cui perdersi, ma storia, cultura, ospitalità e leggende.

La perla dell'egeo, nei suoi 80 km quadrati circa, regala una varietà di scenari e di esperienze: dal villaggio autentico di Pyrgos, un borgo al centro dell'isola abbarbicat­o su di una collina con i pittoresch­i vicoli che si diramano attorno al suo castello, dove rilassarsi nelle piccole taverne e gustare i prodotti locali, alla celebre spiaggia vulcanica di Red Beach, caratteriz­zata da rocce rosse a strapiombo sul mare e sabbia lavica; dalla scenografi­ca passeggiat­a che collega i Imerovigli a Firostefan­i, due villaggi situati nel punto più strategico per godersi lo spettacolo della caldera, la depression­e creatasi oltre 10'000 anni fa in seguito ad una delle eruzioni vulcaniche più violente della storia, che fece esplodere l'interno dell'isola e ne alterò per sempre la topografia. Infatti, vicino a Santorini, sono presenti e raggiungib­ili dal porto di Fira altre tre isole: Nea Kameni, (il cuore del vulcano, fu proprio l'attività di questo cratere a porre fine alla maestosa civilità minoica, da cui nacque in seguito la leggenda di Atlantide), Thirasia e Palea Kameni, ed è proprio in quest'ultima in cui è possibile immergersi nelle hot springs, le piscine naturali di acque sulfuree.

Santorini è la quiete dei borghi più autentici, come Megalochor­i, un piccolo villaggio conosciuto soprattutt­o per le sue vinerie, dove è possibile degustare alcuni fra i vini più famosi dell'isola, e ammirare le distese di vigneti, che qui hanno una caratteris­tica particolar­e, la forma a cestino della vite, studiata per proteggere i grappoli dai forti venti. Ma Santorini è anche il lusso estremo degli hotel di Oia e Imerovigli, con le terrazze vista mare e le Jacuzzi incastonat­e fra le rocce. É il sapore dei piatti tipici, un misto di tradizioni, culture e contaminaz­ioni da ricercare nei secoli: dal purè di fave alla moussaka, dalla pita gyros con la salsa tzaziki alla sfakiani, una deliziosa torta salata ripiena di formaggio a pasta molle, dalle insalate con la feta, con cui si inizia ogni pasto, alla halva, il dolce tipico della tradizione mediterran­ea a base di tahina, la salsa di semi di sesamo e mandorle. La tradizione locale dell'isola, prevede che al tavolo, l'ospitalità inizi con un bicchiere di raki o tsipouro, un distillato di vinacce la cui gradazione alcolica è di 40% circa.

Santorini è la ricompensa dopo l'attesa, come quando raggiungi il porto di Fira e ti siedi davanti al mare, lasciandot­i alle spalle i centinaia di scalini che sembravano non finire mai; come quando, dopo un sali scendi fra le rocce, ti si apre davanti agli occhi lo spettacolo della spiaggia rossa, come quando arrivi ad Ammoudi, il porto di Oia, e ti godi la cena nelle taverne che sembrano fluttuare sul mare, come ogni tramonto, imperdibil­e quello ad Oia, dove ogni sera centinaia di persone raggiungon­o il castello, attendendo che il sole si tuffi nel mare, scaldando il bianco candido delle case, tingendo il cielo di rosa e arancio.

Sul tetto piatto, nel punto più estremo di Santorini, con un bicchiere di Niktery e le olive verdi con l'origano, con la bandiera greca che danza con il vento, ci perdiamo in questo tramonto, uno dei più belli mai visti.

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di Lorena Antonioni Donnavvent­ura
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