Réservé Magazine

“Dipingo col vino perché l'inchiostro non lo reggo”

Un aforisma di Miky Degni, grafico pubblicita­rio diventato pittore… tra libri, eventi e musica

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Su questo principio Miky Degni, grafico pubblicita­rio nonché fotografo e pittore milanese, classe 1961, ha compiuto una fortunata sperimenta­zione che l'ha portato a sostituire, al tradiziona­le acquarello, le sfumature del vino rosso.

L'intuizione è stata quella di usare il vino, steso a dolci pennellate su carta di Amalfi, con il solo aiuto di una matita morbida dello stesso colore, creando una prodigiosa ed originale tinta, perfettame­nte efficace e resistente. L'idea gli è venuta nel 2007, durante un assaggio del Nebbiolo della Valtellina (lo Sforzato di Valtellina DOCG San Domenico 2002 della Casa Vinicola Triacca SA). Decise così di mettere a punto ed elaborare tale tecnica iniziando un percorso artistico del tutto nuovo che porta avanti ancora oggi e lo rende sempre più famoso; al punto da aver recentemen­te pubblicato con Trenta Editore anche un libro dal Titolo "Aforismi Ubriachi" con prefazione a cura di Claudio Sadler.

Mossi dalla curiosità siamo andati a trovarlo nel Suo atelier di Via San Gottardo 37 a Milano, nel quartiere storico dei Navigli di Leonardo. "Un luogo di lavoro che uso da una trentina d'anni, ma anche un giardino segreto dove studiare, meditare, incontrare gli amici e stare in silenzio; si perché qui il silenzio è sacro" ci dice accogliend­oci con il suo aperto ed ironico sorriso. "Qui sono nate le mie creazioni: le campagne pubblicita­rie e tutti i dipinti che ho fatto in questi anni e, ovviamente, tutti i miei Dipinti Ubriachi". E a proposito di comunicazi­one ci parla anche di "Per Amor di Vino" il nome del tour "che porto in giro da diversi anni. Ho avuto il piacere di girovagare per l'italia, da nord a sud per città e borghi meraviglio­si. Ma non solo, nel 2014 sono stato anche in Svizzera, a Lugano, dove ero stato invitato a esibirmi al Palazzo dei Congressi per un evento di Ticinowine. Ora dopo due anni di pandemia si sta riprendend­o gradualmen­te a fare eventi e il mio tour di vino e jazz riprenderà a circolare, spero di nuovo, anche a Lugano dove sono stato accolto con entusiasmo. Il mio è un tour che mescola pittura live, jazz e comunicazi­one e la musica è per me sempre grande fonte d'ispirazion­e. Infatti, quando dipingo in studio, è sempre Miles Davis - con le sue note taglienti - che riesce a influenzar­e e ispirare il mio lavoro. Non dico che riflette un po' anche il mio carattere, ma ci va vicino come gli aforismi ubriachi essenziali e biodegrada­bili come il vino".

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