Réservé Magazine

La piccola grande Svizzera di Trevor Meier

Dallo stadio alla ristorazio­ne: la nuova vita di nostri ex sportivi profession­isti

- Di Piergiorgi­o Giambonini giornalist­a RSI

La storia e il percorso di Trevor Meier ricordano quelli di Bruno Rogger, raccontata in questa sede qualche mese fa, e di tanti altri sportivi sbarcati da giovani dalle nostre parti e che dopo una bella e appagante carriera profession­istica, qui sono rimasti. Attivi, in questi casi, nel campo della gastronomi­a e dintorni. “Sono arrivato a Herisau a 19 anni, ormai trent'anni fa – racconta Trevor Meier – eppure ancora oggi mi meraviglio di questa Svizzera così piccola rispetto all'immenso Canada in cui sono nato (nel 1973) e cresciuto, eppure così diversa da una regione all'altra. Bastano un paio d'ore d'auto e ti ritrovi confrontat­o con un altro paesaggio, un'altra lingua, un'altra cultura, un'altra cucina, e tutto questo mi ha sempre affascinat­o e continua a farlo”.

Trevor la Svizzera l'ha davvero conosciuta tutta, perché nei suoi vent'anni di disco su ghiaccio ha giocato e vissuto - fino al 2012 - ai quattro angoli del nostro Paese (dal quale era emigrato già il nonno paterno), compresi i due “poli hockeistic­i” ticinesi. Al suo attivo 6 finali dei playoff e 3 titoli nazionali: il primo da giovane a Berna (“e il primo rimarrà per sempre speciale”), il secondo nella finale-derby del 1999 (“incredibil­e e storica, sempliceme­nte indimentic­abile”), il terzo di nuovo a Berna da giocatore ormai maturo (“e per questo in un ruolo diverso, da punto di riferiment­o per i più giovani”). In totale 821 partite, 165 reti e 152 assist nel nostro massimo campionato: “Sì, sono stato davvero fortunato di poter giocare a quei livelli fino a 39 anni”. Con due tappe in Ticino, si diceva: dal 1997 al 2001 a Lugano, dal 2010 al 2012 ad Ambrì, anni vissuti ai due estremi della classifica eppure ugualmente indelebili. A Lugano Trevor ha anche conosciuto sua moglie Manuela. Loro figlio Logan, 11enne, oggi gioca da attaccante nei GDT Bellinzona, “e grazie a lui ogni tanto mi capita di tornare alla Resega e in Leventina, e per il resto seguo comunque HCL e HCAP soprattutt­o in TV”. In Ticino Meier si è anche lanciato nella sua nuova profession­e: entrato in contatto nel finale di carriera hockeistic­a con il direttore responsabi­le di Mcdonald’ s Svizzera, dopo 13 mesi di formazione a tutto campo a Pazzallo, dal 2013 Trevor è proprietar­io della sede di Sant’antonino e dal 2015 anche di quella di Locarno. Un nuovo mondo profession­ale in quello che trent'anni prima era già diventato, un po' per caso, il suo… nuovo mondo. “Sul ghiaccio - conclude Meier - ho vestito un paio di volte sia la maglia della Svizzera sia quella del Team Canada, ed è esattament­e così che mi sento: un po' canadese, un po' svizzero...”. E ormai, aggiungiam­o noi, ticinese d'adozione.

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