Snøhetta in San Francisco
Il 14 maggio sarà inaugurato l’ampliamento del San Francisco Museum of Modern Art, opera di Snøhetta che in parte ingloba il museo originario realizzato da Mario Botta nel 1995. I due linguaggi, quello dell’architetto svizzero e quello dello studio norvegese, sono differenti fra loro per la scelta dei materiali, per le componenti cromatiche e soprattutto per una diversa visione della forma – geometrica e statica nel primo caso, fluida e organica nel secondo. Eppure hanno un elemento in comune: l’impronta materica e compatta che fa eco alla densità del tessuto urbano. L’aspetto dinamico della facciata principale dell’ampliamento, che trae la sua ispirazione dai movimenti della nebbia e delle acque della baia, è affidato a oltre 700 pannelli di un polimero rinforzato con fibra di vetro, simili a fasce orizzontali increspate, sensibili alle variazioni della luce. L’interazione con gli elementi dello scenario urbano e della natura avviene anche attraverso una teoria di terrazze con vista sulla città e dal giardino verticale, popolato da circa 16mila piante e nutrito da un sistema di acqua riciclata. (Francesca Oddo)
Inaugura a maggio l’ampliamento del Museo d’Arte Moderna The extension to the Modern Art Museum opens in May
The extension to the San Francisco Museum of Modern Art, which designer Snøhetta has incorporated into the original museum created by Mario Botta in 1995, opens on 14 March. The two idioms used by the Swiss architect and the Norwegian practice respectively are distinct from each other in terms of the materials used, their colour schemes and the different formal approach adopted, the former being geometric and static, while the latter is fluid and organic. And yet they do have one thing in common: a compact, textural quality that echoes the dense urban fabric. The dynamic quality of the extension’s main façade, which takes its inspiration from the local fog and the waters of the bay, comprises over 700 striated panels made of a fibreglass-reinforced polymer that appear as rippling horizontal bands sensitive to changes in the light. Interaction with the cityscape and with various natural elements is achieved through a set of terraces that give views out onto the city and through the vertical garden, which will have some 16,000 plants and be fed by a recycled water system